Caimangate: il sistema politico di De Luca !!

Aldo Bianchini
SALERNO – Per leggere la storia di Salerno, delle sue bellezze e del suo sistema politico è sufficiente cliccare su Google alla voce “nonciclopedia” (l’enciclopedia vietata ai minori di anni 18 e libera dai bambini !!); tutto è stato riportato al contrario, o quasi. Secondo gli autori Salerno è accogliente come non mai: “Capo, jat’ nu poc’ cchiù annanz!” Vi dirà subito e impudentemente l’operatore turistico addetto (dal Comune ?) a dare il benvenuto, e che benvenuto. Salerno è una città della Terronia, la seconda più grande della Campania dopo Napoli e la cosa le rode parecchio. È conosciuta principalmente per essere l’entrata nord dell’autostrada più sfigata del mondo, la Salerno-Reggio Calabria, tant’è vero che il 90% delle volte in cui viene nominata è per via di essa. La nonciclopedia riserva un pezzo forte, però, per il cosiddetto “sistema politico” che governa la città. “”Salerno è attualmente governata con pugno di ferro dallo sceriffo Vicienz’, detto “‘a funtana”, soprannome dovuto alla sua politica interna consistente principalmente in lavori pubblici, meglio se inutili o dannosi, come la costruzione di fontane e rotatorie senza alcuna logica né scopo apparente, oppure di svincoli che rivoluzionano la viabilità cittadina, nel senso che se in precedenza per andare da un punto A a un punto B ci si mettevano cento metri, dopo ci vogliono quasi un chilometro e uno sconfinamento in un altro comune. La politica estera invece consiste nell’ostilità a prescindere verso tutte o quasi le città circostanti, in particolare Napoli e Avellino. L’operato è largamente apprezzato dalla popolazione, mentre i pochi dissidenti vengono rieducati a mazzate, metaforicamente parlando, ma anche no””. Anche la storia è presa di mira, e giù randellate: “”Salerno non ebbe una vera e propria fondazione, perché tutti quelli che passavano di lì avevano di meglio da fare che mettersi a pensare a un nome per il posto. I primi abitanti del luogo furono i sanniti e gli etruschi, che costruirono qualche capanno abusivo, poi arrivarono i romani che non dovettero neanche sforzarsi per conquistare la città in battaglia perché c’erano giusto quattro gatti. Dopo i romani arrivarono i longobardi che costruirono lo stadio Arechi, in onore dell’omonimo sovrano, quindi fu il turno dei normanni che costruirono la cattedrale e, dopo averlo fregato non si sa a chi, ci trasportarono dentro il cadavere putrefatto di san Matteo che divenne il patrono della città. Nello stesso periodo fu fondata anche la scuola medica salernitana, primo esempio della gloriosa tradizione di malasanità campana, tant’è vero che anche alle donne era permesso insegnarvi e studiarvi. Dopo di chè non successe più niente di importante per quasi mille anni, dopotutto non c’era un cazzo da fare in un posto del genere. Il primo evento degno di nota fu quando nel 1943 gli angloamericani sbarcarono a Salerno, che così fu liberata dai nazisti senza dover muovere un dito, e divenne perfino capitale per qualche mese, come dire il massimo risultato con il minimo sforzo. Oggi è una città come tante altre, solo puzza più di pesce””. Si diverte la nonciclopedia anche con i luoghi da visitare: “”Via Kebab (un tempo nota come centro storico) – Piazza Zuccheri (dove tutti i truzzi locali si mischiano a bimbominkia e pornobimbe per poter fare i fighi e sentirsi meglio di loro) – Lungomare Marocco (un tempo Lungomare Trieste) – Stadio Arechi – Medusa Multisala: dove la gente va per vedere le fighe (mica per i film) – Litoranea: altresì definita Zona Discoteca o Zona Troie (ormai estinte) – Specialità Bavaresi 1-2-3-4-5-6 (catena di fast food esclusivamente salernitana) – La Zeppola Dorata: friggitoria che vende spugne di olio d’auto con uno sputo di cioccolato (ma anche con uno sputo e basta) a prezzi da Montecarlo – Isola Verde: parco acquatico con più bagnanti del mare stesso – San Matteo e Santa Lucia a braccetto – Stazione: banalissima stazione come tutte le altre, se non per il famosissimo parcheggio, ove stazionano tutto l’anno i venditori di calzini””. Naturalmente non possono mancare le durissime frecciate per l’Università: “”L’università di Salerno, come suggerisce il nome, non si trova a Salerno ma a Fisciano, un paesino che nonostante non disti più di 20 chilometri dalla costiera amalfitana, ha un clima che ricorda decisamente Londra, con nebbia, vento e pioggia. La facoltà di medicina è distaccata a Lancusi, frazione di Fisciano dal clima simile ma con più pecore, che in certi orari bloccano il traffico e lasciano in giro generosi campioni che gli studenti devono poi analizzare in laboratorio. L’accesso all’università è durissimo, specialmente perché per arrivarci si deve percorrere la Salerno-Reggio Calabria. Tra le grandi e rinomate facoltà dell’università di Salerno vi sono: Sfigati (Lingue) – Onniscienti (Scienze Politiche) – Alcolizzati (Ingegneria Chimica – Star Trek (Ingegneria Elettronica) – Olmo di Camera Café (Ingegneria Informatica) – Gli odiati da tutti (Ingegneria Gestionale) – Ibridi (Ingegneria Edile/Architettura) – Buffoni (Informatica) – Repressi (Giurisprudenza) – Stempiati (Ingegneria Meccanica) – Ambiziose o ragazzi appassionatissimi di letteratura (Lettere) – Cazzari (Scienze della Comunicazione) – Figologia (Scienze della Formazione) – Paso Adelante (DAVIMUS) – Lost (Medicina) – Medici mancati (Farmacia) – Quelli che essere ingegnere è un’offesa (Fisica) – Tressette e Scala 40 (Aula Studio) – Guitar Hero e tornei PES (Secondo piano Ingegneria alias “Circoletto”) – Halo 3 (Aula Studio Informatica) – Calcio (Le Dune). Ancor più difficile, se non impossibile, l’ingresso alla nuova biblioteca tecnico-scientifica del campus, realizzata in perfetto stile “urbanistico”. Infatti, gli storici ne identificano la posa della prima pietra nel periodo della Rivoluzione industriale. Numerosi furono i fallimenti di inaugurazione. In seguito a voci di corridoio (probabilmente appartenenti a studenti deceduti sui libri) su una possibile inaugurazione con Monti, alcuni saltimbanchi rinnegati ne ritardarono i lavori per compiacere il re locale. Comunicazione ufficiale dell’ultima inaugurazione risale al lontano maggio 2013. In seguito, vano fu il tentativo di Max Gazzè (famoso per la sua eterocromia), di far entrare anonimamente degli studenti nella biblioteca utilizzando delle maschere””. Per spiccato amor di patria, ovviamente, mi fermo qui ben sapendo che non tutto quello scritto da “nonciclopedia”, o quasi, risponde al vero. Però tutti sappiamo che potrebbe anche finire così. E per colpa di chi ?

One thought on “Caimangate: il sistema politico di De Luca !!

  1. Ormai, anche pure i bambini di Salerno sanno che tra Lei,Direttore, e il Kaimano “sceriffo”, non vi è una relazione di amorosi affetti .E’ cosa che poteva essere riportata anche da “nonciclopedia” senza punto ferire.
    Mettere in conto allo “sceriffo”, anche, le “gratuite contumelie” ( sia pure chiaramente satiriche) della stessa nonciclopedia è solo la conferma , se mai ve ne fosse stato bisogno, che secondo Lei ( le opinioni si rispettano sempre…..ma restano opinioni), tutti i mali di Salerno hanno una sola firma : Vicienzo a’ funtana.
    Ma non si accorge, con il suo comportamento ripetitivo, che non fa altro che un inutile pubblicità a chi di fatto contesta ?( Ricordi……. parlarne bene…parlarne male…..l’importante è che se ne parli).
    Provi a chiudere i rubinetti dele sue “fontane critiche”per un certo tempo e vedrà che anche il kaimano ne uscirà ridimensionato, colpito nel suo amor proprio……..” o Dio cosa non ho fatto? Perchè “il quotidiano” non parla “male” più di me, non ne parla proprio? ( è un semplice consiglio da uno sprovveduto a un navigato giornalista).
    Diversamente…………si corre il serio rischio che anche “il quotidiano” finisca su nonciclopedia e non che Salerno diventi come,sempre nonciclopedia la descrive “satiricamente”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *