Il progetto LIONS “Martina” e il Convitto Nazionale

Giovanna Naddeo
SALERNO – Lo scorso 17 aprile 2015, presso la sede dell’ Ordine dei Medici di Salerno, si è tenuta la presentazione degli elaborati curati dai giovani studenti salernitani nell’ambito del progetto LIONS “Martina: parliamo con i giovani dei tumori.”
L’iniziativa, che rientra nelle attività promosse dai LIONS di Salerno, ha l’obiettivo di promuovere tra i giovani la cultura della prevenzione dei tumori attraverso l’adozione di corretti stili di vita. L’impegno delle dott.sse Emma Ferrante, Clementina Savastano, Cioffi Grazia e del club LIONS della zona di Salerno è stato premiato dalla ampia partecipazione degli studenti dei principali Istituti secondari di II grado di Salerno che hanno preparato lavori multimediali su specifiche tematiche presentati durante l’evento.
La collaborazione tra scuola ed Associazioni del territorio trova su tale problematica un punto di incontro eccezionale perché la lotta contro i tumori richiede, oggi più che mai, conoscenza, impegno personale e soprattutto azioni di sensibilizzazione e promozione verso corrette abitudini di vita.
Tra le scuole che hanno partecipato si segnala il liceo classico annesso al Convitto Nazionale “Tasso” di Salerno: gli studenti Andrea Falco e Francesca Albano, coordinati dal prof. Claudio Naddeo, hanno realizzato una presentazione sul fumo e sui suoi effetti. Prendendo spunto dalla lettura di alcuni passi del romanzo la Coscienza di Zeno di Italo Svevo, hanno evidenziato il significato della dipendenza fisica e psicologica che caratterizza il fumatore.
Si sono succeduti poi gli interventi su altre tematiche quali alcol e droghe, alimentazione, malattie sessualmente trasmissibili, a cura degli studenti di altri Isituti.
Al service organizzato dai club Lions della zona di Salerno hanno partecipato i responsabili Lions del progetto, Prof. Cosimo Di Maggio e e il presidente della sezione LILT di Salerno, Dr. Giuseppe Pistolese i quali si sono congratulati con i giovani evidenziando l’importanza di neutralizzare i cosiddetti fattori di rischio dei tumori.

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