FATTI, RIFATTI, PROMOSSI? NO, RIMANDATI.

 

Da Giovanna Rezzoagli Ganci

CASARZA L. – Sproloquio? No, proprio no. Vi voglio raccontare la storia vera dei marciapiedi di una via di Casarza Ligure (GE), perché penso che siano tante le città che abbiano una loro via De Gasperi. Andiamo con ordine. Da pochi mesi sono in corso lavori di costruzione di marciapiedi e di restyling generale di una strada purtroppo assai trascurata nel mio comune, la sopra citata via De Gasperi appunto. Sa Dio le alchimie di pazienza e di energie che si saranno impiegate per riuscire a mettere insieme i tasselli burocratici e non per far partire il cantiere, non lo discuto, resta l’evidenza che il risultato era fuori norma. I marciapiedi per legge non possono avere una larghezza inferiore ai 90 cm. Fu così che, metro alla mano, la sottoscritta e il suo gruppo ci batterono il naso con tanto di video. Video criticatissimo perché una nostra attivista recitava la parte del disabile. Siccome la comunicazione visiva vale più di mille sermoni, video fu. Colpito e affondato. Penserete: banale, era fuori norma, che ci voleva? Sbagliato. Ho bussato porte, scocciato persone, concordato incontri semi clandestini in boschi pieni di rifiuti con persone meglio informate, chiesto documenti e scritto articoli poco cordiali, per raggiungere l’obiettivo. Avevo due scelte: o dire lascia che sia, ma avrei perso il rispetto per me stessa e mai sia, o tentarle tutte. Poi, si accese la lampadina e telefonai alla Consulta Regionale per l’Handicap e mi si sollevò il cuore: persone gentili, disposte ad ascoltare e ad agire. Detto fatto, il Presidente Claudio Puppo, persona a cui va tutta la mia stima e riconoscenza, prende in mano la situazione e contatta il Sindaco F.F. Giovanni Stagnaro. In poco tempo il marciapiede è “allargato”. Ieri il sopralluogo congiunto col Presidente Puppo, il Sindaco Stagnaro, l’assessore di competenza, personale del comune, i miei compagni di (s)ventura ed io. Lavori promossi all’80%, indicazioni precise per raggiungere il 100%. Tutti felici e contenti? Col cavolo! Io no. Mi direte, tanto tu non sei mai contenta. Falso. Da un lato sono molto contenta perché ora la zona è quasi a norma, dall’altro sono appunto incavolata nera. Perché bisogna sempre rattoppare dopo e mai fare le cose per bene? Ci voleva tanto a consultare la Consulta prima? E scusate il gioco di parole. Ancora: come mai chi ha progettato i lavori, li cambiati, li ha eseguiti, NON ha fatto fare i lavori a norma, sprecando soldi miei e vostri? Mistero. Nessuno è tuttologo, ma nemmeno digiuno di buonsenso. Se a me chiedete come fare a convivere con un lutto, pronti signori, è il mio difficile lavoro e conosco il modo per aiutare le persone a non sprofondare, ma se mi se chiede come fare a progettare un UFO vi dico stop, fatemi chiedere ad un alieno prima. In conclusione, keep it short, keep it simple,  e prudenza. M5S Casarza Ligure si occupa anche di questo, come di tanto altro che per delicatezza mai sarà reso pubblico. Va bene, benissimo e guai a chi fiata perché posso garantire che tra chi la vuol cotta e chi la vuol cruda si scontenta tutti. MA: prima di giudicare come , quando e perché si porta avanti un progetto politico che io amo definire una missione sociale, alzate il posteriore e controllate. Quando si maneggia il centesimo o il milione di euro altrui massima prudenza a assoluto rispetto. E umiltà. Questa sconosciuta. Pensavo proprio a questo scritto tornando a casa dal lavoro, quando un autobus si è fermato in piena carreggiata dandomi una precedenza che non avevo, conoscendomi avrò guardato in tralice il povero conducente, senza accorgermi che era un mio compagno di (s)ventura che mi faceva una cortesia. Chi, come me, ha il pallino per l’inafferrabile “cosa giusta” a volte guarda attraverso e fa due o più cose insieme, ma le fa. Nulla è più triste di una vita trascinata per inerzia.

https://www.youtube.com/watch?v=BnffwiS7VG0&index=1&list=PLxTvEnMLgsLDczHeQVMrxGEL4AYMSvWJK

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