Previdenza: le opportunità e i vantaggi fiscali per i soggetti non lavoratori

 

Filippo Ispirato
ROMA – L’adesione ad un fondo pensione è consentita a tutte le categorie di lavoratori (dipendenti, autonomi e liberi professionisti) ma è ammessa anche alle categorie di soggetti non lavoratori, come familiari a carico e pensionati.
E’ un argomento di grande importanza in quanto il sistema pensionistico attuale non sarà sostenibile ed in futuro si ipotizza che il valore delle pensioni sarà sensibilmente più basso degli stipendi percepiti.
Inoltre spesso, sempre più persone sono escluse dal mondo del lavoro oppure obbligati a lavori con scarsi versamenti contributivi; tali condizioni comporteranno sicuramente una pensione futura molto bassa.

L’opportunità legata all’adesione dei familiari fiscalmente a carico è generalmente poco conosciuta, ma può rappresentare un’importante leva di consulenza e fidelizzazione del cliente e del suo nucleo familiare.

Il familiare può definirsi a carico solo nelle condizioni espressamente previste dalla legge, in particolare dall’art. 12 del T.U.I.R.
·1. Coniuge o figli (a prescindere da requisiti di convivenza o percezione assegni alimentari)
·2. Altra persona definita dall’ art. 433 cod. civ. (persone obbligate agli alimenti: genitori, discendenti prossimi, ascendenti prossimi, generi o nuore, suocero o suocera, fratelli o sorelle germani o unilaterali) che conviva con il contribuente o percepisca assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria
·3. Soggetto con un reddito complessivo non superiore ad €2.840,51 (al lordo degli oneri deducibili)

Diviene importante evidenziare come sia rilevante la possibilità di adesione del minorenne con i relativi benefici fiscali in capo al genitore che contribuisce a favore di quest’ultimo.
Infatti il genitore che versa sulla posizione del figlio minore ed a carico ha la possibilità di dedurre i contributi nel limite di €5.164,57.
Nel caso, molto frequente, in cui il minore sia a carico al 50%, rimane la possibilità che un solo genitore porti in deduzione fiscale l’intero versamento.
Si ricorda però che il limite è unico pertanto cumulabile con altri contributi che il genitore ha eventualmente già effettuato sulla propria posizione.
L’adesione del minore comporta inevitabilmente un vantaggio sia previdenziale che fiscale in capo allo stesso.
Infatti il minore partendo per tempo comincia a costruirsi una pensione complementare con versamenti dei genitori che potrà incrementare egli stesso in età adulta quando non sarà più a carico.
Si sottolinea quindi anche l’utilità fiscale in quanto l’adesione precoce consente, in virtù degli anni di iscrizione ad un fondo pensione, di ottenere una diminuzione della tassazione in sede di prestazione finale.

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