Grazie! Il merito di Renzi & compagni

 

di Mario Senatore

Grazie, Renzi! Grazie (si fa per dire) Napolitano! Grazie “grande” (ancora si fa per dire) stampa, televisione di stato (o di governo?), lupi e sciacalli stranieri, arroganti “mezze calzette” (che, nella vostra misera statura, volevate spacciarvi per “statisti” (sebbene con la “s” minuscola). GRAZIE per avere scrollato il Popolo e averlo ridestato dall’oppiaceo torpore nel quale stava scivolando, GRAZIE di avergli fatto prendere coscienza della Sua essenza e del prezzo pagato col sangue versato da Uomini e Donne e con le lacrime di inconsolabili Mamme per vivere in un Paese libero e civile (dove, in questo momento, mi è garantita la libertà, appunto, di scrivere ciò che sto pensando); GRAZIE di avere provocato questo sussulto corale che dà vigore alla speranza; GRAZIE di avere fatto capire a milioni di Cittadini (residenti ed operanti in Italia) che “ognuno è artefice del proprio destino” (e che “ognuno ha quello che si merita”) per cui, L’ITALIA del futuro sarà quella che ciascuno di noi – vigile, attento, serio, laboriosio, operativo – giorno dopo giorno avrà contribuito a creare, in clima di libertà (e NON libertinaggio), in azione di collaborazione (e NON esclusione).

Inizialmente ho sperato che Renzi, con la sua energia giovanile, con il suo entusiasmo, con la sua provenienza associativa, con la sua coinvolgente personalità potesse aiutare concretamente il Paese ad uscire dal pantano od, al limite, che creasse un sommovimento tale da costituire premessa per una rinascita. Qualcosa non ha funzionato: forse l’eccessivo entusiasmo giovanile, forse l’”amore” di parte, forse l’inesperienza… Però il “sommovimento” c’è stato (ed è per questo che gli dico “grazie”). Egli è giovane ed io ho fiducia che possa fare tesoro di questa grande esperienza e spendere per il Paese – sulla base di ben diversa saggezza – le più valide potenzialità che albergano in lui.

Con questa esperienza, l’Italia ha pagato un alto prezzo! Ora facciamo in modo che da esso si possa ricavare il massimo vantaggio. In questi ultimi tempi ho notato che nella nostra stupenda Terra vi sono belle intelligenze nei campi della politica, della informazione, della finanza, della produzione. Che venga dato loro lo spazio che meritano e, di contro, vengano allontanati, esclusi da ogni scena, “esiliati” a vita i lestofanti, gli asserviti, i falsi sapienti che primeggiano nella loro vanità (pari solo alla presunzione dei grandi ignoranti) – giornalisti (?) in primis -.

Al tramonto della mia giornata di vita, oggi mi sento più sereno al pensiero che i miei figli abiteranno questa Italia che ha dimostrato di volere essere casa di tutti e non riserva di pochi.

 

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