FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO

 Farmacia del Dottor Di Muria Padula Sa

L’alimentazione può giocare un ruolo non trascurabile nella comparsa degli attacchi dolorosi di cefalea, e, in modo minore, può funzionare da leggero analgesico, grazie a componenti presenti in alcuni cibi e bevande.

Innanzi tutto occorre fare una distinzione quando il mal di testa è provocato non dalla qualità ma dalla quantità degli alimenti. Si tratta in questo caso di un mal di testa che dipende dagli stravizi alimentari da una parte e da una minore funzionalità digestiva dall’altra.

Il panorama è del tutto diverso quando, nei soggetti particolarmente sensibili, gli attacchi dolorosi sono provocati da alcuni composti sia naturalmente presenti negli alimenti che aggiunti. Queste sostanze vengono considerate dei trigger, ossia grilletto in inglese, per il mal di testa. Tra di esse ricordiamo: le bevande alcoliche; le bevande contenenti caffeina; cioccolato; banane; fagioli e piselli; frutta secca; formaggi stagionati; crostacei; carne di maiale; panna acida e yogurt; alimenti fermentati o marinati; solfiti (birra, vini bianchi, frutta conservata); nitrati (insaccati); glutammato di sodio (dadi da brodo, salse industriali). Il più delle volte hanno un effetto vasodilatatore, come ad esempio le amine vasoattive dei formaggi stagionati (tiramina) ma possono svolgere anche un’azione vasocostrittrice. Si ricorda che è proprio l’eccitazione delle strutture sensitive dei vasi dilatati a innescare il dolore.

Il vino rosso, come tutte le sostanze alcoliche, è tra i principali imputati di scatenare crisi cefaliche. Ma possono provocare mal di testa anche i conservanti come i solfiti o i nitrati, e gli additivi come il glutammato di sodio.

Riguardo all’istamina, questa può scatenare il mal di testa non solo quando è contenuta nei cibi (formaggi stagionati, crostacei, crauti, salumi, conserve, vino). Esistono, difatti, dei cibi con proprietà istamino-liberatrici, come fragole, pomodori e cioccolato, in grado di scatenare il mal di testa.

Ci sono poi cibi e bevande che, seppure con diversa efficacia, riescono a svolgere un’azione antidolorifica. Tra questi il caffè ed il tè forte, per l’effetto vasocostrittore. Da tempo, poi, la ricerca scientifica sta valutando l’efficacia terapeutica dello zenzero per il contenimento degli attacchi di emicrania. Questa radice, oltre a inibire la sintesi di composti che innescano il dolore, i trombossani, svolge un’azione antistaminica.

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