FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO L’IMPORTANZA DELLO IODIO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA TIROIDE

                                                                                                                                    

da Dr.Alberto Di Muria

Padula-  La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla, posta al livello dell’osso ioide, nella regione anteriore del collo. Svolge la funzione di assimilare lo iodio presente negli alimenti, nell’acqua, nel mare, e di elaborarlo, producendo due ormoni essenziali per l’organismo: FT4 e FT3. Questi ormoni svolgono funzioni vitali e la loro assenza, o carenza, può comportare gravi danni per il soggetto: alterazione del sistema nervoso centrale, ripercussioni a livello cardiaco, sono solo alcuni dei problemi che possono scaturire dall’assenza di questi ormoni. La tiroide è quindi un organo vitale, il cui mal funzionamento determina seri problemi di crescita e di sviluppo.

Lo iodio è un micronutriente essenziale per il corretto funzionamento della tiroide: è il costituente principale degli ormoni tiroidei. La carenza di iodio è la causa principale del gozzo, cioè di un aumento delle dimensioni della tiroide, della formazione di noduli e di molti altri effetti dannosi sulla salute. Per questo la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Dediatrica (SIEDP) ha deciso di proporre una campagna alimentare per contrastare la carenza di iodio durante l’estate e in tutto il resto dell’anno.

C’è la necessità di una corretta informazione su questo argomento: una donna su tre non sa che in gravidanza il fabbisogno di iodio quasi raddoppia e nove su dieci non si preoccupano se il proprio bimbo assume un’adeguata quantità con l’alimentazione. Infatti, il fabbisogno di iodio è particolarmente elevato per le donne in gravidanza e per i bambini. Secondo le stime attuali un neonato su 3 mila nasce con una forma di malattia tiroidea. Le giovani mamme fanno però poca prevenzione malgrado sappiano (il 69,8%) che i neonati hanno un elevato bisogno Forse, almeno in parte, perché i pediatri non segnalano quasi mai (84,5% dei casi) alle madri la possibile carenza di iodio del neonato. Non solo, il 93,3% delle giovani mamme italiane non si è mai preoccupato di quanto iodio assume il loro bambino. 

La carenza di iodio è uno dei più gravi problemi di salute pubblica. Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la mancanza si traduce in diverse patologie, più o meno gravi a seconda dell’età e del sesso, come l’iper o l’ipoproduzione di ormone tiroideo da parte della ghiandola. Una carenza di ormone tiroideo durante la vita fetale e neonatale può avere effetti diversi fino all’arresto irreversibile della maturazione dell’encefalo. Altra patologia legata ad uno scarso consumo di iodio è il gozzo, un aumento di volume della tiroide. Questo ingrossamento, con il passare del tempo, può portare alla formazione di noduli che nel 95% dei casi sono fortunatamente di natura benigna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *