FONDERIE PISANO: parla il prof. Sica … un equilibrio da ripristinare !!

 

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dalle Fonderie Pisano & C. spa in merito alle illazioni di stampa che continuano, a parere dell’azienda, a mistificare i fatti attinenti la stessa azienda e in discussione nelle varie sedi giudiziarie. Il comunicato è sottoscritto dall’avv. prof. Salvatore Sica, difensore degli interessi della predetta azienda medesima:

“”In nome per conto e nell’interesse della Fonderie Pisano &  C.  Spa, in relazione alle affermazioni a vario titolo intervenute, in particolare da parte di esponenti del Comitato Salute e Vita, si precisa quanto segue.  L’Azienda ha sin qui tenuto -e continuerà a farlo- un contegno di assoluto rispetto delle sedi istituzionali, in particolare sottoponendosi, come è ovvio che sia, ai molteplici procedimenti che sin qui hanno sempre condotto all’esclusione di fatti e comportamenti penalmente rilevanti, per reati contro la salute pubblica. E’ appena il caso di sottolineare che le risultanze processuali sin qui emerse sono basate su accertamenti tecnici “terzi”, posti in essere da Pubbliche Autorità o da perizie della Pubblica Accusa. Ogni tentativo di accreditare come “rilevantissime” indagini -ci si riferisce, in maniera specifica al cosiddetto rapporto SPES-  documenti provvisori e non pubblicati è privo di fondamento: si tratta di uno studio parziale, di cui non si conoscono gli esiti definitivi e, tra l’altro, “sbandierato”, senza successo, già in varie sedi giudiziali. Allorché sarà ufficiale e disponibile la Fonderie Pisano lo valuterà con la massima serenità e correttezza sin qui manifestate. Frattanto, tuttavia, si reitera la diffida a tutti coloro che pongono in essere attività di disinformazione ad astenersene immediatamente. L’Azienda ha già presentato esposto in sede penale per precedenti reiterati comportamenti diretti a creare allarmi ingiustificati e a macchiare l’immagine di una impresa storica e della famiglia titolare; sta per avviare l’azione risarcitoria nei confronti degli autori di tali condotte. Va invece rivolto pubblico ringraziamento alla parte di stampa che sta correttamente garantendo contraddittorio ed equilibrio dell’informazione. Ciò a maggior ragione oggi che sempre più fasi processuali stanno contribuendo a far chiarezza della natura menzognera e diffamatoria delle altrui affermazioni. Mio tramite l’azienda fa riserva di ulteriori danni anche rispetto alla eventuale interferenza di terzi nel corretto iter  della  delocalizzazione, che resta obiettivo aziendale primario ed imprescindibile; va inoltre precisato che la mia assistita – stanca di essere oggetto di attacchi continui, basati su affermazioni infondate e gravissime, smentite fin qui dagli esiti processuali- tiene un monitoraggio costante delle diffamatorie condotte anche attuate attraverso l’uso della Rete: nessuno, pertanto, si illuda di godere di impunità od esenzioni, atteso che le vie di legge, nessuna esclusa, saranno perseguite a tutela della verità, della dignità e dell’interesse collettivo. Firmato: Prof. Avv. Salvatore Sica Salerno, 30 Luglio 2018””. 

Considerazioni:

            Condivido pienamente tutto quanto scritto dall’avv. prof. Salvatore Sica, e non può essere altrimenti in considerazione di ciò che da sempre ho scritto sull’azienda Fonderie Pisano e sulla triste vicenda che l’accompagna ormai da alcuni anni. Vicenda che è stata eclatata in sede nazionale per il tramite della trasmissione “FuoriRoma” (Rai/3) condotta da Concita De Gregorio alla quale (per non pensare ad un’azione giornalistica proditoria e premeditata), molto verosimilmente, erano state fornite delle fake-news al posto dei dati reali sulla situazione di fatto esistente in una delle aziende più “virtuose” dell’intera Regione Campania, non fosse altro che per il fatto di esistere da oltre cento anni, di aver assicurato occupazione a migliaia di lavoratori e di aver superato anche div erse difficoltà economiche che ne potevano minare alla base le sue notevoli potenzialità.

            Vado scrivendo e dicendo spesso che l’azione giornalistica deve sempre assumere i contorni dell’inchiesta e non deve mai muoversi sulla base di veline e/o di facili canali informativi che palesemente strumentalizzano la notizia distorcendola e piegandola a proprio uso e consumo; peggio ancora quando l’azione giornalistica, per comodità e per facilità, si infila in quei corridoi mediatici che alla fine riciclano soltanto e tutto quello che il potente di turno, o lo spocchioso di turno, veicola intenzionalmente nei canali informativi di cui prima, senza minimamente prestare orecchio e attenzione verso le tesi e/o ipotesi operative avanzate anche dalle altri parti in campo.

            Tutti i giornalisti salernitani conoscono e frequentano (molto più di me !!) il simpatico, preparato, disponibile avv. prof. Salvatore Sica (detto Rino per gli amici) ed è per questo che mi riesce difficile credere che lo stesso ha avuto bisogno, per la terza volta, di rivolgersi alla stampa nel suo complesso con fare se non minaccioso almeno autorevole e sicuramente fermo e deciso allo scopo di difendere i diritti di un’azienda che vengono quotidianamente calpestati sotto la pressione mediatica spinta soltanto da pochi soggetti che molto probabilmente hanno trasformato la loro pur legittima aspettativa di sapere e di conoscere in una sorta di guerra a cielo aperto contro tutto e tutti contando sul fatto di una intrinseca e demoralizzante incapacità politica di affrontare l’argomento prendendo, come si dice, il toro per le corna. E’, quindi, molto triste che uno dei migliori professionisti del nostro territorio (che oltretutto intrattiene con la stampa, da sempre, un correttissimo rapporto) debba essere quasi costretto a prendere carta e penna per brandelli come una spada contro il mondo dell’informazione.

            Non so, sinceramente, se questa ulteriore diffida di Rino Sica servirà a qualcosa o se otterrà gli effetti desiderati; so per certo che il mono dell’informazione salernitana appare un po’ sgangherato, incapace di darsi delle regole precise e, comunque, costantemente squilibrato a destra o a sinistra in una forzata rincorsa alla notizia, qualunque essa sia purchè sia, da pubblicare il più in fretta possibile (anche senza alcuna preliminare verifica) e, comunque, prima degli altri. Se l’informazione salernitana vorrà riprendere l’autorevolezza e la credibilità di un tempo dovrà obbligatoriamente riequilibrare il modo di acquisire e di riproporre la notizia.

            Nelle ultime ore ho avuto un lungo colloquio telefonico con l’assessore regionale Franco Picarone che ho citato qualche volta nei miei articoli; un colloquio cordiale e costruttivo, così come dovrebbe essere sempre, che provvederò ad illustrare nel prossimo servizio.

 

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