«I 5stelle sono contro la libera informazione. Si ribellino non solo i giornalisti per difendere la democrazia»

 

 

 

 

On. Gigi Casciello (Forza Italia):

 

 «Il sottosegretario Vito Crimi minaccia l’abolizione dei contributi all’editoria, il vice presidente del Consiglio Di Maio dimostra di non gradire le critiche della libera stampa, di rifuggire la trasparenza tanto acclamata, e dichiara di voler abolire l’Ordine dei Giornalisti per ritorsione, perché sono stati sollevati dubbi sull’operato di Casalino. Vorrebbe un’informazione gestita solo dalla piattaforma Rousseau. Tra i grillini ci sono tanti segnali di insofferenza per la libertà di espressione ma l’abolizione per ritorsione è tipico di un regime antidemocratico. Per difendere la democrazia occorre che tutti si ribellino, non solo i giornalisti», così l’On. Gigi Casciello commentando le notizie relative all’intenzione del Governo di abolire l’Ordine dei Giornalisti.

«Gli esponenti dell’Ordine hanno dichiarato che è necessario seguire un percorso per completare la riforma del settore – continua ancora il Parlamentare azzurro – ma già in passato, anche in Commissione Cultura della Camera dei Deputati, è stato fatto presente al sottosegretario Crimi che tali propositi non solo violano la Democrazia e i diritti costituzionali legati libertà di espressione e di libera manifestazione del pensiero, ma mettono a rischio migliaia di posti di lavoro di giornalisti e poligrafici, nonché di addetti alla distribuzione». L’On. Casciello ribadisce invece quanto già chiesto in una precedente interrogazione: «Al Governo abbiamo chiesto con quali interventi programmatici e finanziari intenda piuttosto sostenere un settore fondamentale della cultura di questo Paese, ancor di più in un momento in cui il fenomeno delle fake news e dell’incontrastato flusso d’informazione derivante dal web, senza alcuna garanzia di correttezza ed attendibilità, che solo la figura professionale del giornalista può assicurare non solo per formazione ma per i vincoli giuridici cui la stessa è sottoposta, mina il diritto dei cittadini alla corretta e qualificata informazione». «I 5stelle rispondono con la solita propaganda muovendo accuse gravi all’Ordine, prefigurando addirittura che per dirigere un giornale non si debba essere iscritto ad un albo e che per essere giornalista basterebbe dimostrare che l’attività giornalistica sia la prevalente nel reddito. Così chi tutela i cittadini sull’attendibilità e la correttezza delle notizie? Vogliono un’informazione gestita solo dalla piattaforma Rousseau. Faremo di tutto perché non accada, a tutela della libera e corretta informazione».

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