Rome in ruins: la stangata del NYT

Aldo Bianchini

SALERNO – Che Roma sia una città stracolma di rovine antiche (scavi, monumenti, colosseo, circo massimo, ecc. ecc.) è un fatto risaputo ma anche apprezzato e invidiato da tutto il mondo; che Roma possa essere considerata “in rovina” per le tantissime buche e per i cumuli di immondizia presenti qua e là nella cinta urbana è un fatto che appare subito palesemente esagerato e fuori dalla realtà. Ma è quanto ha cercato di fare il New York Times con un suo giornalista e con un conte4statore storico, ma anche poco credibile, di Roma.

Probabilmente soltanto per il giornalista del New York Times, Jason Harowitz, strapagato corrispondente dall’Italia del prestigioso quotidiano newyorkese, la nostra capitale è ridotta praticamente in rovina. Pensare che uno dei più grandi quotidiani mondiali si interessi, specularmente, delle buche e dei sacchetti di spazzatura di Roma è sorprendente.

Ma la cosa ancora più sorprendente è che il quotidiano mondiale e il giornalista strapagato abbiano avuto bisogno di  farsi accompagnare, quasi mano nella mano, da uno dei personaggi più discussi e discutibili della capitale, Massimiliano Tonelli fondatore del blog “Roma fa schifo” che raccoglie sicuramente diversi consensi ma altrettanto certamente decine di migliaia di dissenzienti, spesso anche con una certa violenza.

Il New York Times del giorno di Natale, 25 dicembre 2018 (in America i giornalisti lavorano anche a Natale), è uscito sbattendo in prima pagina l’articolo di Harowitz coin il titolo “Rome in ruins” e nel contesto dello stesso percorre (idealmente con i suoi lettori) dalla stazione Termini fino al Colosseo mettendo in luce tutte le storture: buche, macchine parcheggiate in doppia fila, immondizia, erbacce, pedoni uccisi dagli autobus, pullman incendiati, alberi caduti e metropolitane chiuse. Non c’è che dire la compagnia di Tonelli ha colpito l’immaginario di Harowitz ed anche del direttore responsabile del New York Times fino al punto di scrivere:

  • E’ una città in rovina. Molti temono che corra il rischio di diventare una discarica … Roma riesce a sopraffare i sensi, non solo con la sua bellezza, ma anche con gli odori che arrivano dai cassonetti …

 

Ma Harowitz si arroga il diritto anche di filosofeggiare sul senso di appartenenza dei romani scrivendo in chiave decisamente ironica:

  • Amo Roma…ed è soltanto per questo che lo dico. Di chiunque sia la colpa, l’affascinante stanchezza per il mondo di Roma ha ceduto il passo a un cinismo di proporzioni epidemiche. La travolgente reazione dei romani al degrado è di condividere memes sui social network. Gli amici si scambiano foto non dei loro bambini ma dei mucchi di immondizia che crescono sui loro marciapiedi“.

Il giornalista americano, però, fa anche una piccola parentesi, quasi da buonista, di elogio e nota  anche dei “segnali di ripresa nelle crepe del degrado” come la manifestazione “Roma dice basta” e i cittadini volontari che ripuliscono la città; anche se alla fine chiosa: “Roma, mi sembra non sarà ricostruita in un giorno”.

Ai nostri lettori il giudizio.

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