Federico II :Istituito premio ‘Pietro Santoianni’ padre della moderna dermatologia

da Uff. Stampa

Ad un anno dalla scomparsa, un premio ricorda Pietro Santoianni
considerato il padre della moderna Dermatologia della Federico II per aver
intuito, oltre 50 anni fa, l’importanza dei meccanismi biomolecolari e
della tecnologia, trasmettendo ai suoi allievi una capacità di approccio
che ha consentito di vincere tutte le sfide della rivoluzione digitale.
Telediagnosi, target therapies, terapie geniche e staminali, farmacologia
personalizzata, gestione integrata multidisciplinare del paziente, sono
oggi tra le practices insegnate dalla Scuola di Dermatologia diretta dalla
Prof. Gabriella Fabbrocini e applicate dall’Unità Operativa Clinica
diretta dal Prof. Mario Delfino, entrambi allievi di Santoianni, con
numeri importantissimi: 35mila le visite annue, di cui 15mila di
screening, mille per allergologia con oltre 500 ricoveri, 2mila per
psoriasi (Psoriasi.unina@gmail.com) , 2mila per malattie sessuali,
micologia e parassitologia con analisi di laboratorio, mille visite
pediatriche e circa 8mila asportazioni di cui 200 melanomi maligni,
(melanomi.nei.unina@gmail.com), 200 tumori spino e basocellulari e 1.500
nevi atipici, oltre alle prestazioni per i pazienti in terapia oncologica
(ambulatorio.corporitrovato@gmail.com). Per evidenziare l’importanza
dell’approccio internistico al paziente, la Dermatologia della Federico II
ha indetto un premio alla memoria del Prof. Santoianni tra gli
specializzandi. Ai vincitori un moderno dermatoscopio. La consegna venerdì
19 luglio, ore 12.00, nella Biblioteca della Clinica Dermatologica, via
Pansini. “Il nostro auspicio è che il premio diventi un appuntamento fisso
– spiega la Prof.ssa Fabbrocini – e un’occasione di confronto
scientifico”. Seguendo l’insegnamento del Prof. Santoianni, il metodo
della dermatologia federiciana è assolutamente innovativo, sia per le
terapie sia per l’approccio al malato: “Solo l’interazione con gli
specialisti del territorio e i medici e pediatri di famiglia– spiega il
Prof. Delfino – consente diagnosi tempestive e un corretto triage”.

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