ANNUNZIATA: la storia si ripete … sempre; spunta un fatto importante a difesa di Andrea Annunziata

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – La cosa più vergognosa dell’informazione, soprattutto quella locale, è rappresentata dal fatto di gettare nel dimenticatoio le notizie che qualche settimana prima hanno trattato con titoli da prima pagina ed anche in maniera aggressiva.

Ancora peggio quando i giornali attaccano, senza limiti, anche i personaggi che con il mondo dell’informazione hanno avuto sempre un ottimo rapporto relazionale.

Con questo non voglio dire, e non lo dico, che l’informazione e i giornalisti devono fare degli sconti soltanto perché il soggetto indagato si è sempre comportato bene e/o è stato munifico nei confronti di tutti; e se è vero che l’informazione vive grazie alle sponsorizzazioni è pur vero che proprio questo strano rapporto da alla stessa informazione quella patente di autonomia e di indipendenza.

Ma da questo arrivare al massacro mediatico mi sembra che la distanza è abissale.

Nel caso di specie l’ex presidente dell’autorità portuale di Salerno e presidente dell’autorità portuale del basso Tirreno, avv. Andrea Annunziata, è stato vergognosamente passato per il tritacarne dell’informazione fin dalle prime e nebulose notizie di un’inchiesta giudiziaria a suo carico (un viaggio privato a Fort Lauderdale in Florida, a spese dell’autorità portuale catanese) e poi scaraventato nel dimenticatoio senza chiedersi le cause e le circostanze che avrebbero avviato quell’inchiesta.

No, al mondo dell’informazione non interessa, è utile soltanto dare nella maniera più eclatante la notizia della sospensione cautelare dal parte del Ministero del presidente Annunziata; si vende qualche copia in più e poi chi si è visto si è visto.

Questo giornale, ovviamente, dopo aver commentato la notizia dell’indagine a carico del presidente Andrea Annunziata è andato oltre ed ha scoperto che c’è stata in queste ultime settimane un’inchiesta giudiziaria che soltanto apparentemente è molto lontana dalla posizione di Annunziata.

Nel Lazio un’inchiesta giudiziaria ha coinvolto diverse persone, tutte impegnate nella gestione delle “opere pubbliche” di carattere nazionale; tra gli indagati ci sono funzionari pubblici e imprenditori di un certo calibro; soprattutto ci sono due fratelli: “G.G. e C.G.”, 64 e 60 anni di Latina. Rispettivamente provveditore delle opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna nel 2009-2010 e il fratellop responsabile unico del procedimento dal 2010 al 2011 e poi per varie fasi dirigente del provveditorato delle opere pubbliche di Cagliari; tutti “uomini della legalità”.

La nostra sorpresa è stata scoprire che uno dei due fratelli, alti dirigenti pubblici, è proprio quello che ha accusato Andrea Annunziata di aver “viaggiato a sbafo” (come hanno titolato alcuni giornali salernitani senza alcuna cautela nei confronti di un uomo e di un manager, Annunziata, che ha fatto brillare l’intera portualità salernitana per anni; e siamo andati ancora oltre per scoprire un altro elemento eclatante: il funzionario di cui sopra, grande accusatore del presidente, è proprio quello che lo stesso presidente Annunziata aveva rimosso dall’incarico di “segretario generale” dell’autorità portuale del basso Tirreno; un funzionario con uno stipendio faraonico di circa 200mila euro l’anno.

Qualcuno, ora, potrà anche dire che questo non c’entra con quello e che se Annunziata ha sbagliato deve pagare. Giusto, la pensiamo anche noi così.

Ma visto come storicamente vanno le cose in questo benedetto Paese qualche dubbio deve pure serpeggiare nella mente di tutti noi; quantomeno per farci riflettere un poco prima di sparare ad alzo zero titoli diffamatori e senza senso.

Noi abbiamo pienamente fiducia nell’onesta intellettuale e materiale dell’uomo Andrea Annunziata e siamo fermamente sicuri che nel giro di qualche mese tutto sarà chiarito; per il bene di tutti.

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