RAPPORTO SVIMEZ 2019 SULL’ECONOMIA E LA SOCIETA’ DEL MEZZOGIORNO,UN QUADRO PROBLEMATICO:IL REDDITO DI CITTADINANZA HA AVUTO UN IMPATTO SULL’OCCUPAZIONE? SE RIPARTE IL SUD ,RIPARTE L’ITALIA?.

 

PIETRO CUSATI

ROMA – Si riapre il divario occupazionale,continua  il declino dei consumi della P.A. e degli investimenti pubblici. Al Mezzogiorno mancano quasi 3 milioni di posti di lavoro per colmare il gap occupazionale con il Centro-Nord. Il dramma maggiore è l’emigrazione verso  l’estero. I diritti di cittadinanza limitati al Sud. Forte disomogeneità tra le regioni meridionali.Il 2019 vede il Sud entrare in “recessione”, con un Pil stimato in calo dello 0,2%, a fronte del +0,3% del Centro-Nord (+0,2% la media nazionale). E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez, presentato il 4 novembre 2019 a Montecitorio, a Roma,  che segnala per il 2020 una “debole ripresa”: con il Mezzogiorno che crescerà non oltre lo 0,2% (a fronte dello 0,6% dell’Italia nel complesso). Crollano gli investimenti pubblici. Male l’agricoltura, bene il terziario. L’industria stenta. Scarsi i servizi ai cittadini, a partire dalla sanità e dalla scuola. Sul piano occupazionale, il reddito di cittadinanza ha avuto un impatto nullo. Non solo: «invece di richiamare persone in cerca di occupazione, le sta allontanando dal mercato del lavoro».Quanto al reddito di cittadinanza, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte , intervenuto alla presentazione del rapporto, ha affermato: «Non va valutato in un lasso temporale così breve. Direi che va valutato in un periodo molto più lungo». «La crisi dell’occupazione nell’ultimo decennio – ha aggiunto il premier – ha assunto il carattere di un’emergenza nazionale. Molto resta da fare per offrire adeguate prospettive occupazionali». Importante, sottolinea il rapporto Svimez 2019, l’aver evitato l’incremento dell’Iva che avrebbe avuto un impatto negativo sulla crescita più forte al Sud: -0,4% contro il -0,3% al Nord.Un’opportunità di crescita potrebbe arrivare dalla bioeconomia.  La bioeconomia meridionale, spiega il rapporto Svimez 2019, si può valutare tra i 50 e i 60 miliardi di euro, equivalenti a un peso tra il 15% e il 18% di quello nazionale.”Dall’inizio del nuovo secolo hanno lasciato il Mezzogiorno 2 milioni e 15 mila residenti, la metà giovani fino a 34 anni, quasi un quinto laureati”. Così il Rapporto Svimez 2019, che lancia l’allarme sulla “trappola demografica”. In Italia nel 2018 si è raggiunto “un nuovo minimo storico delle nascite”, si ricorda, sottolineando che al Sud sono nati circa 157 mila bambini, 6 mila in meno del 2017. La novità, spiega, è “che il contributo garantito dalle donne straniere non è più sufficiente a compensare la bassa propensione delle italiane a fare figli”.

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