SANITA’: tutti contro le aggressioni al Ruggi

La redazione

SALERNO – Le ripetute aggressioni fisiche in danno di medici, infermieri ed operatori di vigilanza dentro e fuori il “Pronto Soccorso” dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona (meglio noto come il “RUGGI”) di Salerno hanno mobilitato, almeno sotto il profilo degli interventri verbali, diversi personaggi istituzionali che, per dovere di cronaca, provvediamo qui ad elencare:

 

Europarlamentare Lucia Vuolo

On. Lucia Vuolo (europarlamentare della Lega) – 17 gennaio 2020: “Non è più il caso di assumere più alcun atteggiamento attendista rispetto agli inesistenti livelli di sicurezza ai quali sono esposti gli operatori sanitari in Campania”. Così Lucia Vuolo, europarlamentare della Lega, interviene sull’ultimo caso avvenuto al “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. “Qualche mese fa avevo discusso con i vertici dell’Azienda sanitaria salernitana per sollecitare un intervento deciso sulla questione sicurezza. Tuttavia, a distanza di tempo nulla è cambiato e l’ultimo episodio lo dimostra – ha detto la Vuolo -. Non c’è attenzione per il personale medico e infermieristico ogni giorno in balia di utenti esasperati o dei violenti di turno che, si sentono in diritto di poter fare quello che vogliono. Ecco perché quando sento parlare di sanità campana mi viene da pensare che parlare di conti in regola ed uscita dal commissariamento non serve assolutamente a nulla se sull’altare dei numeri si sacrifica l’efficienza e la funzionalità delle strutture ospedaliere”.
Per l’onorevole Vuolo, dunque, il tema della sicurezza nelle strutture sanitarie della Campania deve tornare a essere centrale. “Servono maggiori tutele per medici e infermieri – ha continuato -. Bisogna rinforzare la sicurezza nei presidi maggiormente a rischio, in primis nei Pronto soccorsi. Sapere di andare a lavorare avendo il timore di essere aggrediti è qualcosa di inaccettabile. Questo fenomeno va assolutamente stroncato”.

 

Dr. Giovanni D'Angelo

Dr. Giovanni D’Angelo (presidente Ordine dei Medici di Salerno) – 17 gennaio 2020: Mai avrei potuto immaginare che il compito preminente del nostro Ordine dovesse diventare quello di redigere, quasi giornalmente, un bollettino di guerra nell’ambito dell’assistenza sanitaria con un elenco sempre crescente di feriti, contusi e, purtroppo, qualche volta, morti, collegati a un’attività in favore di persone malate in un contesto sociale “ancor più malato”.

Ieri nel tardo pomeriggio si è verificato l’ennesimo episodio di violenza fisica nei confronti del collega Antonio Galderisi, e del coraggioso infermiere Antonio Carotenuto, accorso in aiuto, entrambi picchiati selvaggiamente a seguito del decesso di un malato nel reparto di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.

Penso che gli ultimi casi segnalati, in particolare in questa Regione, nell’ultima settimana (quasi un caso al giorno), rappresentino una ragione più che valida per approvare “domani” la legge sulla violenza in sanità presso la camera dei deputati, ultimo atto del suo percorso giuridico.

La legge in questione comporterà il riconoscimento dello status giuridico di “pubblico ufficiale” per gli operatori impegnati nell’assistenza sanitaria: una inevitabile sconfitta in una società sempre più protesa all’uso della violenza piuttosto che a quello della ragione.

 

On. Edmondo Cirielli

On. Edmondo Cirielli (parlamentare di Fratelli d’Italia) – 05 gennaio 2020: “Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro degli Interni Luciana Lamorgese  dopo l’ennesimo episodio di violenza verificatosi, questa mattina, all’interno del pronto soccorso del Ruggi d’Aragona di Salerno”. Lo annuncia il Questore della Camera e deputato salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli a seguito  dell’aggressione da parte di un  extracomunitario nei confronti di due agenti della vigilanza. “Non vorrei – spiega Cirielli – che fosse sfuggita di mano la situazione relativa al controllo degli immigrati irregolari presenti in provincia di Salerno. Inoltre vorrei sapere dal ministro se si sta procedendo con le espulsioni degli stranieri  che si trovano illegalmente nel territorio provinciale. E cosa si intende fare per garantire la sicurezza dei pronti soccorso degli ospedali italiani che, ormai, sono sempre più in balia di aggressioni da parte di balordi e clandestini” conclude Cirielli.

 

 

On. Gigi Casciello

On. Gigi Casciello (parlamentare di Forza Italia) – 05 gennaio 2020: “L’increscioso episodio di violenza verificatosi questa mattina al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi di Salerno è solo l’ultimo di un’inquietante e allarmante escalation che coinvolge ospedali in tutto il Paese. Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Lamorgese, e al ministro della Sanità, Speranza, per chiedere cosa intenda fare questo Governo per garantire la sicurezza dei medici e del personale ospedaliero”. Lo afferma l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia.

“Il fatto che il protagonista dei fatti di stamani a Salerno sia un immigrato non rende più grave una situazione che aveva già superato ogni limite. L’allarme sicurezza negli ospedali va affrontato con urgenza – prosegue l’onorevole Casciello -. Esprimo la mia solidarietà alle persone rimaste ferite nell’aggressione al Ruggi e farò la mia parte per raccogliere l’allarme lanciato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Giovanni D’Angelo. Chi lavora nei nostri ospedali svolge un ruolo delicatissimo e deve essere messo nelle condizioni di sicurezza e serenità per farlo al meglio”, conclude il parlamentare di Forza Italia.

 

 

Dr. Giovanni D’Angelo (presidente Ordine dei Medici di Salerno) – 05 gennaio 2020: “Questo ennesimo atto di violenza nei luoghi nei quali si svolge l’attività di assistenza – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, Giovanni D’Angelo – conferma l’estrema urgenza di mettere in atto ogni misura possibile per dare sicurezza in primis al personale, che con dedizione e professionalità si adopera giorno e notte per curare chi ne ha bisogno e, nel contempo, per ricreare quella necessaria tranquillità in ambienti così particolari, quali quelli dediti alla risoluzione di problematiche mediche in emergenza-urgenza, che rappresentano le condizioni trigger più comuni per l’insorgenza di atti di violenza verbale e fisica.

La legge per il riconoscimento dello status giuridico di “pubblico ufficiale” per chi opera nell’assistenza attende da mesi la discussione e approvazione alla Camera, ultimo ostacolo.

Al di là della legge sono necessari interventi di tipo divulgativo e comunicativo verso la popolazione, perché si riporti in Sanità il rapporto paziente-personale assistenziale a una corretta e produttiva forma collaborativa e a un giusto livello di tolleranza, che deve contraddistinguere una società civile, nel rispetto dei diritti di entrambi: sanitari e pazienti”.

 

 

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