Elezioni 2020: Amatruda … in nome e per conto di Caldoro ?

Aldo Bianchini

Nella foto, da sinistra: Roberto Celano e Gaetano Amatruda

SALERNO – Il centro destra a Salerno (intendo la città capoluogo) è destinato a non vincere mai pur potendo contare su una maggioranza indiscussa di elettori che non hanno mai votato e non voteranno mai a sinistra.

Affermo questo perché il centro destra porta in se un “virus” di gran lunga più micidiale del nuovo corona; il virus è quello dell’autocelebrazione. Insomma tutti i personaggi (uomini e donne) che entrano a far politica nelle fila del centro destra  pensano di essere i depositari unici della verità e dei voti; potrei elencare una folla imponente, evito di farlo perché sono sotto gli occhi di tutti.

Ma la cosa estremamente grave è quella che nessuno di loro intende riconoscere la figura di “leader” nel personaggio, o in un personaggio, che con loro ha portato avanti le stesse battaglie dalle stesse barricate. Così, è chiaro, non si va da nessuna parte e molto difficilmente potrà essere lanciato l’ultimo attacco a quel “Fort Apache” in cui da ben 27 anni è rinchiuso a doppia mandata il personaggio dei personaggi, Vincenzo De Luca, il vero kaimano della situazione.

 

Questo il necessario antefatto per dire che sono rimasto assolutamente meravigliato del tentato attacco alla figura di Gaetano Amatruda da due personaggi come Roberto Celano e Giuseppe Zitarosa che, per quanto mi risulta, sono abbastanza navigati per i mari tempestosi della politica locale.

I due, negli ultimi giorni, hanno lanciato le domande più assurde verso Amatruda pretendendo delle risposte che lo stesso Amatruda non è tenuto affatto a dare ai suoi ex compagni di ventura.

Che senso ha, oggi nel 2020, chiedere a Gaetano: se è il portavoce o addetto stampa di Caldoro o se è il suo candidato, se Gaetano parla per se facendo finta di parlare per Caldoro, se infine parla per Caldoro dovrebbe essere lo stesso ex governatore ad avallare la posizione di Amatruda; fino al punto di dire che è preferibile non commentare le dichiarazioni pubbliche di Amatruda perché chi parla non ha incarichi di partito, e così via.

Giuseppe Zitarosa

Tutte sciocchezze; io non so se lo fanno apposta, ovvero se ci sono o ci fanno; ma far finta di non sapere che fin dagli anni ’90 Gaetano Amatruda non rappresenta soltanto Caldoro ma è Caldoro.

In tanti anni di stretta collaborazione tra i due non c’è mai stata la più piccola sbavatura e, inoltre, nei cinque anni di governo regionale Amatruda ha rappresentato dovunque, da Villa Literno a Sapri, la Regione Campania su specifico mandato del governatore; figurarsi quanto può contare un semplice e riduttivo incarico di partito, come se detti incarichi contassero qualcosa in un centro destra affollato, eterogeneo, confusionario e auto celebrativo.

 

Gaetano Amatruda aveva semplicemente espresso il suo pensiero (che condivido pienamente) e rivolgendosi a Celano e Zitarosa aveva suggerito che: “Nella città di Salerno il centro destra ha una grande occasione per allargare i suoi confini e per coinvolgere nuove energie. Leggo delle possibili candidature di Roberto Celano e Giuseppe Zitarosa alle elezioni regionali. Sono consiglieri comun alida oltre dieci anni ed è legittimo immaginare percorsi più importanti. Siano allora protagonisti di una operazione politica più ampia, nuova e coraggiosa … Si coinvolgano altre energie, è possibile farlo e loro possono avere un grande ruolo. Se fossi in loro, ma è mia personale  idea, mi dimetterei da consigliere comunale” (fonte le Cronache del 4 marzo 2020).

Apriti cielo non l’avesse mai detto e lo hanno subito impalato come se avesse affermato una cosa scellerata invece che una cosa che è sotto gli occhi di tutti. Speculare e spocchiosa la risposta: “Se vengo eletto mi dimetto”; no, non è così che dovrebbe funzionare. Gaetano Amatruda si riferiva al contributo che ognuno dovrebbe dare, e che contributo alla causa comune danno Celano e Zitarosa se da posizioni acquisite, grazie al partito, vogliono scalare altre posizioni prima di lasciare l’incarico inferiore.

Amatruda alludeva al sacrificio che ogni uomo o donna del centro destra dovrebbe essere disponibile a fare per vincere la battaglia comune; e questo mi sembra davvero condivisibile ed applicabile non solo a Forza Italia ma a tutti i partiti.

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