Il GOVERNO DEL CIUFFO

Avv. Cecchino Cacciatore

Il governo Conte bis al momento del giuramento

SALERNO – Prima i fatti. Il 18 ottobre 2019, a New York, si è svolta, voluta dal governo, un’importante simulazione, denominata “Evento 201” condivisa da politici, ricercatori, medici e giornalisti. Il tema trattato era quello di una possibile pandemia, simulata nell’occasione, e delle forze necessarie, politiche, economiche, sociali e soprattutto mediche, ma anche informative, necessarie per arginarla.

In quella importante esercitazione, si affrontava concretamente l’ipotesi di una pandemia che avrebbe potuto provocare 65 milioni di morti in diciotto mesi e una grave regressione economica mondiale.

Il nostro ministro degli esteri, non sarebbe dovuto esserne informato, prima o dopo?

Svagato!!

E quando a dicembre si è annunciata l’epidemia di Coronavirus in Cina e a gennaio la prima vittima, un minimo di collegamento per imparare cosa fare non si poteva attuare?

Svagato!!

Il capo del governo, un mese dopo, alla fine di gennaio, ha indetto un consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020 nel quale “vista la dichiarazione di emergenza internazionale e pubblica per il coronavirus dell’Organizzazione mondiale della sanità del 30 gennaio 2020…ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con riferimento alla necessità di realizzare una compiuta azione di previsione e prevenzione, impone l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente per fronteggiare adeguatamente possibile situazione di pregiudizio per la collettività … delibera…per sei mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili…” provvede a destinare alla protezione civile un fondo nel limite di 5.000.000,00 di euro (!). Pubblica il tutto sulla Gazzetta Ufficiale del 1 febbraio e decide di bloccare i voli aerei da/per la Cina, per arginare la possibile pandemia.

Cioè, un mese per decidere l’emergenza e il mese successivo per non fare niente.

Svagato!

E mentre in Cina, a Wuhan, dal 24 gennaio, aumentavano i morti ogni giorno e iniziavano i lavori per la costruzione di un ospedale, in Italia tutto è continuato normalmente.

Ci sono state la settimana della moda a Milano (dal 18 febbraio al 24 febbraio), tutti gli incontri sportivi, tutte le partite di calcio (fino ad arrivare ai 40mila bergamaschi a San Siro per Atalanta – Valencia).

E mentre i cinesi in Italia si auto mettevano in quarantena, chiudendo le loro attività commerciali e girando per la città esclusivamente con le mascherine e con i guanti, l’Italia, invece che prepararsi e tutelarsi, inviava, il 15 febbraio, in collaborazione con l’ONU, tonnellate di strumenti sanitari in Cina. Quegli stessi strumenti sanitari che oggi invocano tutti gli ospedali del nostro Paese, ormai al collasso.

Nel frattempo, e per 14 giorni, ogni giorno, noi avvocati eravamo ancora accatastati nelle varie aule dei tribunali d’Italia.

Ma Conte, Casalino e Di Maio?

Svagati!

Perché non seguivano i princìpi che avevano scritto nella delibera del consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020?

Eppure lo stato di emergenza era stato decretato dal governo, ma per 40 giorni l’unica misura adeguata posta in essere, senza freno, è stato il contagio a mano libera.

Svagati?

Dopo i fatti, la presa di coscienza.

Il mio senso di ragno di penalista mi dà un allarme.

Di chi è la responsabilità, e quindi la colpa degli oltre 63 mila contagiati e degli oltre 6 mila morti?

Di chi è la colpa del disastro economico nazionale e individuale?

Di chi è la colpa del dolore incancellabile di chi è morto senza ricevere l’amore con un bacio e di chi non ha potuto darlo?

Di chi è la colpa delle migliaia di medici, generosi sì ma, distrutti o contagiati?

Di chi è la colpa di non aver preparato adeguatamente medici e infermieri, come peraltro veniva consigliato nella simulazione di New York di ottobre?

Di chi è la colpa di annunciare decreti via social, di creare il panico e poi firmarli in ritardo quando “i buoi sono scappati dalle stalle”?

Di chi è la colpa di non avere informato, in buona fede, per tempo e adeguatamente la popolazione?

Di chi è la colpa di aver gettato nel panico gli avvocati e ridotto al nulla la loro funzione, essenziale per la vita democratica del Paese?

Il bilancio è pesantissimo!

Da bancarotta!

Politica, sociale , umana, economica, istituzionale.

Lo “svago” ha prodotto una bolla surreale.

Meno male che il ciuffo al governo fa più ridere che non irritare, più preoccupare che non spaventare.

Che’ un colonnello dietro l’angolo si trova sempre…ma gli italiani, i tanti medici, i cittadini al balcone, i silenziosi e dignitosi abitatori del lutto, i professionisti in attesa del piano che arriva piano piano, i frequentatori dolenti dei supermercati e delle farmacie, gli anziani soli in casa che tanto che fa sono anziani, sono la vera solidarietà dell’Italia.

Quella del decoro.

Che non non ha il ciuffo e che risorgerà migliore non consentendo colpi di testa.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *