Coronavirus: le bollette ai tempi del Covid-19

La redazione

SALERNO – Al di là del disagio e della paura causata dall’improvviso arrivo del coronavirus, tutto sembrava dover filare liscio, almeno per i meno abbienti e per tutte le fasce di cittadini con un medio reddito esclusivamente da lavoro.

Sembrava !!, ma la realtà è tutta un’altra cosa.

Abbiamo ricevuto diverse lettere di protesta da parte di una fascia di cittadini che se non esce la mattina e non riesce a procacciarsi lavoretti o roba varia non sa come sbarcare il lunario dopo oltre 39 giorni di chiusura del Paese per combattere il coronavirus.

E non solo questa larga fascia di cittadini deve lottare quotidianamente per il piatto in tavola ma deve, ora, combattere la dura battaglia delle bollette.

Sono miseramente cadute tutte le speranze maturate nei primi giorni della chiusura, prima parziale e poi totale, che per certi versi una corposa fascia sociale auspicava che avvenisse sperando in un annullamento del pagamento delle bollette, almeno di quelle, insomma.

Ma c’è sempre di più.

 

Una lettrice assidua di questo giornale ci ha scritto che avendo notevoli difficoltà per il pagamento congiunto delle bollette enel –gas, per un totale di oltre 300 €, ha telefonato alcune volte al numero verde che gentilmente viene segnalato, in bella evidenza, sulle stesse bollette.

La risposta non è stata altrettanto gentile.

Alla richiesta delle lettrice di poter fare affidamento su una rateizzazione dell’importo complessivo in considerazione delle difficoltà lavorative, la voce quasi metallica dall’altra parte ha lapidariamente precisato: “Signora, ma lei non va a fare la spesa la mattina. E allora faccia in modo da poter ricavare i soldi delle bollette nei prossimi venti giorni e paghi prima delle rispettive scadenze altrimenti rischia grosso”.

 

Con poche speranze di convincere l’avversario a concederle la rateizzazione, la gentile lettrice aggiunge: “Scusi, io le ho chiesto una rateizzazione pensando che fosse possibile, ma lei come si permette di sindacare sulla mia spesa”; comprendendo forse la gaffe che aveva commesso il cantastorie conclude dicendo: “Signora se la prenda con il Governo che fa solo promesse da marinaio, io eseguo soltanto gli ordini”.

 

Ed è finita così, in malo modo, la breve prima conversazione; stessa cosa è accaduta nella seconda e nella terza. Niente da fare le bollette per il Governo, che tanto blatera e fa promesse che già sa in partenza di non poter mantenere.

 

 

 

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