Aldo Bianchini
SALERNO – “La scuola s’ha da fare come dico io e non come vuole la ministra”, sembra essere più o meno questa la dura e significativa reazione dell’assessora regionale all’istruzione Lucia Fortini alle ultime notizie provenienti dal ministero sulla riorganizzazione della riapertura delle scuole dopo il Covid-19. E questa volta, contrariamente a quanto accaduto in un recente passato, mi sembra di poter pienamente condividere non solo la reazione della Fortini ma anche il “progetto di riapertura” che la stessa sta portando avanti con l’avallo del governatore Vincenzo De Luca.
La ministra Lucia Azzolina, ma mercoledì mattina 1° luglio 2020 ha portato la sua contestazione e le sue idee progettuali addirittura in “Commissione Istruzione” del Senato dove è stata audita “per fare il punto sulle misure adottate e i passi da fare per permettere la riapertura delle scuole il giorno 24 settembre in totale sicurezza. La ministra ha portato in sede di discussione ulteriori elementi di approfondimento sul tema, elementi che arrivano dopo l’approvazione delle linee guida contenute nel “Piano Suola” e del documento tecnico messo a punto dal Comitato Tecnico Scientifico; e si è soffermata su argomenti come i banchi singoli moderni e più dinamici da assicurare alle autorità scolastiche al fine di permettere di guadagnare più spazi nelle aule; fino alla concessione dei voucher di 500 euro per l’acquisto di pc.
La Regione Campania è stata l’unico a non firmare il piano; e dopo l’annuncio del presidente è arrivata anche la voce dell’assessora Lucia Fortini che non ha mancato di evidenziare lacune e contraddizioni contenute nel documento governativo del “Piano Scuola”.
“Linee guida non precise e neppure puntuali; linee di difficile attuazione che finiranno per addossare sulle spalle dei “responsabili del servizio di prevenzione” incombenze che non sono proprie dell’incarico; il distanziamento di un metro impossibile da applicare per ogni movimento degli scolari e studenti”, questo solo per evidenziare alcune lacune evidenziate dalla Fortini per un mondo scolastico che non può e non deve arrampicarsi sulla casualità e sulla considerazione che “andrà tutto bene”.
Insomma un quadro ancora molto nebuloso che dovrà essere chiarito nel giro di poche settimane per non creare agitazione e per evitare che tanti altri “responsabili del servizio di prevenzione” facciano vere e proprie barricate contro il “Piano Scuola”.
Per la cronaca la Fortini ha anche ricordato che nella sola Campania gli immobili scolastici che potrebbero evidenziare una molteplicità di criticità che difficilmente un piano scuola siffatto riuscirebbe a ricondurre nella giusta dimensione della tanto decantata sicurezza; che in questi ultimi tempi è stata sbandierata più come una discussione filosofica che come una vera azione complessiva e collettiva finalizzata all’ottenimento di una “sicurezza possibile”.
L’assessore Lucia Fortini, almeno ai miei occhi, si è in parte riscattata dopo la caduta di stile in cui inciampò mercoledì 12 settembre 2019 per l’inaugurazione del plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo Sala Consilina – Viscigliete in loc. Fonti.
In quella occasione la giovane assessora Fortini lasciò tutti, soprattutto gli scolari e gli studenti, al sole cocente per oltre due ore tra l’imbarazzo e l contrarietà delle Autorità presenti che per non creare problemi preferirono attendere dalle 9 del mattino fino alle ore 11.04, momento in cui la Fortini fece il suo ingresso per il taglio del nastro del plesso. In quella occasione chiesi addirittura le dimissioni dell’assessora e feci un appello a De Luca per la sua sostituzione; ovviamente lìappello cadde nel vuoto, ma lo scempio rimase.
Con questa reazione, giusta e meditata, contro il ministro la Fortini si è comunque riscattata; ma contro questo ministro dell’istruzione è davvero facile vincere.