L’AGCI in visita alla nostra Banca Il Direttore Generale Antonio Marino con il Presidente Nazionale di AGCI, Giovanni Schiavone, nella Sede Amministrativa di Capaccio Paestum

da Leila Schiavo
 

 

 

 

 

Ieri è stato occasionale ospite della nostra Banca il Presidente Nazionale dell’Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI) Sig. Giovanni Schiavone.

La visita è stata breve ma densa di contenuti. In particolare il Presidente Schiavone condivide la preoccupazione delle BCC – in questo particolare momento – nel vedere crescere i costi aziendali, anche in conseguenza della riforma delle BCC.

Allo stesso modo preoccupa il calo dei tassi attivi per le banche che stanno riducendo significativamente i ricavi delle aziende bancarie.

Ogni banca perciò è costretta a intermediare maggiori volumi per sostenere la redditività ma per avere maggiori volumi bisogna ricorrere alle aggregazioni e quindi vengono penalizzate le banche più piccole, che sono costrette a scomparire con tutto il loro bagaglio di consenso sociale e di relazioni nelle comunità.  Questo tema delle aggregazioni non è un bene per i territori più marginali.

E’ un po’ come il gatto che si morde la coda.

Il Presidente Schiavone ha affermato che dalla riforma era lecito aspettarsi che le Capogruppo avessero aiutato le BCC a stare sul mercato fornendo loro prodotti e servizi a costi ridotti rispetto alla concorrenza, mentre è accaduto il contrario e cioè che le BCC sono penalizzate da maggiori costi per colpa dell’applicazione della riforma.

Occorre una riflessione seria e costruttiva prima ancora che le BCC più piccole vengano spinte fuori mercato dal fuoco amico.

Meno banche, meno sportelli significa anche meno opportunità di sviluppo per le zone interne e per i clienti più piccoli e con meno forza negoziale.

L’AGCI vuole impegnarsi fortemente per tutelare le BCC, soprattutto quelle più piccole, e si adopererà affinché la legge di riforma del 2016 venga migliorata mediante la previsione di una vigilanza commisurata alle dimensioni della banca e ogni BCC sia effettivamente autonoma in relazione al principio Risk based, che oggi è totalmente disatteso.

 

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