Sassano: Pellegrino ultimo atto all’insegna dell’amarcord … chiacchierata l’assenza di due consiglieri

 

Aldo Bianchini

Foto dell'ultimo consiglio comunale dell'era Pellegrino a SassanoSASSANO – E’ stata la prima ed ultima volta (almeno per ora !!) del sindaco Tommaso Pellegrino in grande spolvero nell’aula consiliare nuova di zecca e da lui tanto voluta nel centro storico sul famoso Corso Umberto 1°.

All’insegna dell’amarcord e dell’emozione palpabile è arrivata la relazione finale dei suoi mandati sindacali al governo della comunità di Sassano.

Insieme a lui tutti i suoi consiglieri e assessori; mancavano all’appuntamento purtroppo soltanto in due “Gaetano Spano e Gianfranco Russo”; mi auguro siano stati impossibilitati da altri pregressi e non rinviabili impegni; in caso contrario abbiamo assistito ad una poco felice operazione di antidemocrazia; si, perché oggi si celebrava la fine di un’amministrazione in una sede fortemente istituzionale e le istituzioni vanno rispettate sempre e comunque, anche quando sono già state scelte altre strade politiche. E benissimo ha fatto il presidente del consiglio Antonio Capuano che, pur avendo fatto scelte diverse, è stato presente ed ha onorato l’istituzione che è di tutti.

 

Un Tommaso Pelleghrino, in corsa per il consiglio regionale con Italia Viva, molto emozionato, prima ha ringraziato la cittadinanza e i consiglieri che lo ganno accompagnato per dieci anni e poi ha rimarcato le cose fatte:

Abbiamo mantenuto il 98% degli impegni presi in questi 10 anni e questo è motivo di orgoglio L’impegno a cui tenevo di più era quello di ridare dignità e centralità a Sassano e ora quando se ne parla lo si fa con rispetto. Abbiamo realizzato servizi utili, lasciamo i conti in regola e chi verrà dopo di me potrà programmare con serenità. Abbiamo messo in campo politiche importanti per i giovani e le famiglie, anche riqualificando le aree degradate, organizzando attività rivolte agli anziani e abbattendo le barriere architettoniche in tutte le opere pubbliche. Attenzione alle fasce più disagiate, ai bambini con l’asilo nido, alla scuola, abbiamo anche pianificato un nuovo plesso scolastico che sono certo si realizzerà. Abbiamo dato un’anima al nostro paese realizzando la biblioteca comunale, collaborato con il Centro Aretusa contro la violenza sulle donne, oltre a tante iniziative con il Forum dei Giovani e il Piano Sociale di Zona per venire incontro alle fasce deboli, la cittadinanza onoraria a Ottavio Lucarelli, Franco Roberti e Catello Maresca“ (fonte Ondanews.it)

Il consiglio si è concluso con la palese emozione di Pellegrino che, quasi tra le lacrime, ha annunciato l’intitolazione di alcune piazze in onore di alcuni personaggi che hanno tracciato la storia della comunità; a tre sindaci: Michele Trotta “don Lilino”, sindaco dal 1955 al 1966, il professor Andrea de Laurentiis, primo Presidente della Comunità Montana, e Vito Michele Priante, sindaco eletto nel 1947. Allo storico Preside Guglielmo Apicella, invece, è stata intitolata dal Consiglio comunale la Scuola Media. Mentre al Generale Giovanni Pizzi, che in Sardegna catturò il bandito Mesina, sarà intitolata la piazzetta nella località Santa Maria, dove mosse i primi passi e per Vincenzo Penna, soldato che ha lasciato la testimonianza della guerra, verrà realizzata un’altra piazzetta nel centro storico. L’area dietro la Chiesa Madre avrà il nome del Maestro Giovanni Rubino, padre della Banda musicale del paese, mentre nell’Area Industriale sarà intitolata una piazzetta ad Achille Frasca, storico imprenditore della Latte Silla.

Prima della conclusione ha preso la parola il giornalista Pietro Cusati, che a nome dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano di cui è segretario, ha ringraziato in primis il sindaco e poi tutta la squadra amministrativa che ha dimostrato sempre grande sensibilità nei confronti della stampa.

Non sono mancati i saluti dell’ing. Antonio D’Amato (già vicesindaco e ora candidato a sindaco) che ha tratteggiatomi tratti fatti soprattutto di grande amicizia tra ilo sindaco e tutto il consiglio.

L’ultima stretta di mano ha suggellato l’ultimo consiglio comunale dell’era Pellegrino.

 

 

 

 

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