Riflessione sul caso Eboli

     

La redazione

Dr. Giacomo Rosa - Contursi

SALERNO – Abbiamo ricevuto dal dr. Giacomo Rosa (già sindaco di Contursi ed attuale presidente provinciale dei “liberaldemocratici”) una riflessione sul cosiddetto “caso Eboli” che in queste ultime settimane sta sconvolgendo gli assetti politco-amministrativi non solo della città di Eboli ma di tutta la provincia di Salerno.

Condividiamo integralmente il contenuto delle riflessioni e per questo con molto piacere le pubblichiamo:

 

Caro, Direttore buongiorno dopo la bella affermazione e la Positiva esperienza della mia candidatura Regionale alle ultime elezioni. ho fatto alcune riflessioni sul caso Eboli anche in qualità di Presidente Provinciale di Salerno dei “liberaldemocratici” come “Cristo si è fermato ad Eboli” non si può che ripartire da Eboli … Da persona delle Istituzioni e da cittadino legato, per diversi motivi, a questa città, sento il dovere di esprimere alcune considerazioni. Sono reduce da una bellissima campagna elettorale regionale che ho vissuto tra tanti incontri pubblici, soprattutto con oltre 25 comizi in diverse piazze della provincia di Salerno. Nessun candidato ha fatto tanti comizi. Ho parlato alla gente sfidando le piazze, sempre affollate. Ho affrontato questioni scottanti e di pregnante attualità, tra esse quelle che considero prioritarie: la Sanità, la Sicurezza, la Legalità, l’Ambiente. Ricordo i due bellissimi comizi ad Eboli e Battipaglia, documentati anche dai social e dagli organi di informazione, e dove ho parlato, senza timore, di camorra, micro e macro-criminalità diffusa, di immigrazione clandestina. Ad Eboli 700 voti, a Battipaglia 500 di lista: come un po’ in tutta la provincia, ho avuto ottimi riscontri ovunque. Voti liberi e puliti, senza condizionamenti e senza potentati alle spalle. La mia lista civica “Liberaldemocratici” ha ottenuto in provincia di Salerno  21000 voti. Non sono certamente i numeri a determinare le mie riflessioni, ma ricordo di essere stato il secondo più votato a livello provinciale e il quarto in assoluto a livello regionale. La gente ha partecipato, ho percepito l’interesse per un ritorno alla Politica, quella vera con la P maiuscola, capace di parlare al cuore della gente, di affrontare i problemi,  di dare delle risposte concrete. E torniamo ai fatti di oggi. Dopo le dimissioni del Sindaco Cariello, credo che il caso Eboli non sarà di facile soluzione, per le situazioni che si sono determinate, e che non nascono certamente oggi. Credo che occorra fare una valutazione attenta e precisa. Serve a mio parere un periodo di transizione, di verifica,  di pulizia e di agibilità, a partire dall’apparato burocratico e politico.  Indire subito, come da più parti evocato, nuove elezioni,  archiviare in fretta tutto senza fare chiarezza, sarebbe sbagliato:  ciò non aiuta a venirne fuori. La soluzione non è facile, neanche impossibile. Un percorso potrebbe portare alla Commissione di Accesso del Ministero dell’interno, un organo terzo, che verifichi atti e provvedimenti, soprattutto risani il bilancio comunale senza paure, e in un tempo più o meno congruo faccia pulizia e chiarezza. Un modo per azzerare tutto e ripartire con speditezza con una classe dirigente  nuova e scevra da compromessi e condizionamenti. A meno che non si scelga una persona al di sopra delle parti in grado di traghettare fuori dalle secche il Comune, che resta comunque il primo presidio istituzionale a cui i cittadini fanno riferimento. Eboli, per la sua storia millenaria, per  ciò che rappresenta anche per l’intero territorio a sud di Salerno, e gli ebolitani, meritano una sorte migliore. Quando ho iniziato il mio percorso politico ero di servizio in Polizia alla Questura di Napoli. In piena Tangentopoli alcune testate giornalistiche a carattere nazionale titolarono “Così fermo Tangentopoli”-  “Due Poliziotti in Giunta”. Da allora sono stato vicesindaco e sindaco di Contursi Terme: 23 anni al servizio della comunità. E quante iniziative: Parco delle Querce,  bene confiscato alla camorra e trasferito al Patrimonio Comunale, il Titolo di Città, la tappa di arrivo del Giro d’Italia, il rafforzamento del polo scolastico con l’istituzione di nuovi indirizzi, 1200 ragazzi che frequentano l’Istituto Superiore “E. Corbino”, il finanziamento di numerose opere pubbliche, soprattutto il potenziamento e l’ammodernamento del Sistema Termale di Contursi Terme e tanto altro ancora.  Da diversi mesi stiamo portando avanti con il Comitato Ferrovia Eboli-Calitri un progetto strategico e importante per le aree interne e per la Ferrovia Eboli-Calitri-Pescopagano-Melfi. Un progetto di grandi prospettive per le aree interne.  Tutto questo per dire che dobbiamo aiutare i nostri territori, alimentare speranze anche attraverso i sogni che possono diventare realtà. Io ci credo. Sono in servizio alla Polizia Stradale, legato alla città di Eboli e ai suoi abitanti.  L’augurio è che nel più breve tempo possibile  Eboli possa tornare a risplendere, e possa guardare con fiducia al futuro, soprattutto per i giovani che hanno un gran bisogno di certezze. Un caro e affettuoso saluto

 

 

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