FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO LA SICUREZZA CARDIOVASCOLARE DI ALCUNI ANTIBIOTICI

 

 

 

 

 

da Dr. Alberto Di Muria

Padula-Gli antibiotici macrolidi, quali azitromicina, eritromicina e claritromicina, e fluorochinoloni, ciprofloxacina e levofloxacina, sono tra i più utilizzati a livello globale, in virtù del loro ampio spettro d’azione, che conferisce loro la capacità di eradicare infezioni in molti distretti corporei e causate da numerose specie batteriche.

Data la loro ampia diffusione, si rende particolarmente essenziale una corretta e precisa valutazione del rapporto rischi-benefici, per garantire un utilizzo sicuro di questi farmaci.

Particolare riguardo necessitano le complicanze di natura cardiovascolare correlate a questi farmaci. Negli anni si sono infatti susseguiti numerosi aggiornamenti delle schede tecniche dei prodotti, alcuni dei quali ritirati dal commercio, nonché linee guida che ne restringessero l’uso per casi specifici.

Si stanno accumulando evidenze a favore di una associazione con infarto miocardico ed aritmie dovute al prolungamento del tratto QT. Si parla di un aumento del 76% del rischio di andare incontro a morte cardiaca nei primi sette giorni di terapia a base di claritromicina, in confronto alla penicillina V. Anche l’azitromicina assunta per cinque giorni ha mostrato di aumentare di circa 5 volte il rischio di morte da cause cardiovascolari rispetto a coloro che non assumevano antibiotici oppure coloro che assumevano amoxicillina, che non sembra causare eventi avversi di natura cardiovascolare.

Anche i chinoloni sono noti per la loro interferenza con l’apparato cardiovascolare. Uno studio dell’Unità di Farmacologia dell’Università di Bologna è andato a valutare la sicurezza in ambito cardiovascolare di macrolidi e fluorochinoloni basandosi sulle segnalazioni da evento avverso presenti nel database internazionale VigiBase. Le statistiche dicono che il 62% delle segnalazioni veniva classificato come evento avverso severo, di queste il 15% avevano un esito fatale.

Molti degli eventi avversi presi in considerazione, come aritmia, fibrillazione atriale, disturbo cardiaco, extrasistolia ventricolare, tachicardia ventricolare e torsioni di punta raggiungevano la significatività statistica per entrambe le classi di antibiotici in confronto alla amoxicillina.

In conclusione, le prove scientifiche a oggi disponibili sono largamente concordi nel dimostrare che macrolidi e fluorochinoloni possono essere associati a reazioni avverse gravi, cardiovascolari e non, e addirittura potenzialmente letali. Per tale ragione, il loro profilo beneficio/rischio deve essere attentamente valutato quando questi antibiotici vengono prescritti, in particolare in caso di pazienti a rischio, per esempio agli anziani e ai pazienti con patologia cardiache preesistenti.

 

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