Lettera aperta al Vescovo di Salerno “Piazza della Libertà, tra etica e diritto”

da Uff. Stampa

 

 

 

 

 

Da cittadino cattolico non posso che accettare le decisioni del Capo
pastorale della nostra Arcidiocesi.
Voglio, però, rappresentare a Monsignor Bellandi, che da oltre 10 anni,
insieme a cittadini liberi, ad associazioni e comitati, stiamo contrastando la
sconsiderata edificazione pubblica e privata nell’area storica di Santa
Teresa.
Nel pieno rispetto delle leggi agiamo a tutela di interessi pubblici, non solo
ambientali, ma anche storico e culturali, in sintesi per il rispetto della
legalità.
Rispettiamo le sentenze, sia positive che negative, così come dovrebbero
rispettarle le istituzioni, in particolare in questo caso il Comune di Salerno
e la Regione Campania.
Invero, con sentenza del Gip del Tribunale di Salerno, dell’aprile 2021, è
stato accertato che l’edificazione della piazza e del fabbricato privato
denominato Crescent è stata realizzata deviando abusivamente e
pericolosamente il torrente Fusandola, nell’area di Santa Teresa.
Il Gip, sulla base di una perizia del proprio consulente tecnico, ha accertato
che tale deviazione abusiva del Fusandola determina pericolo di
esondazione nell’area di via Fusandola, nel centro storico cittadino.
Certamente codesta Arcidiocesi non ha competenza giuridica a far eseguire
le sentenze.
Da un punto di vista etico, l’opera in contestazione, certamente non
rappresenta un simbolo valoriale per una intera comunità, proprio perché
si è operato strumentalmente sulla natura, deviando un torrente, tristemente
noto per l’alluvione disastrosa del 1954.
Un’opera calata dall’alto, senza il dialogo e il coinvolgimento della
cittadinanza salernitana.
Un’opera che crea pericolo di esondazione in un’altra area cittadina, non è
certamente un’opera eticamente accettabile e condivisibile.
Distinti saluti.
Salerno, 10 settembre 2021

avv. Oreste Agosto
candidato Sindaco lista “Figli delle Chiancarelle”

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