PRISCILLA: un caso di coscienza o di insipienza politica ?

 

Aldo Bianchini

Avv. Tina Ciaco, in arte Priscilla Salerno

SALERNO – Ho letto attentamente ed anche pubblicato l’articolo, firmato dal giornalista Gaetano Amatruda, che illustrava in maniera perfetta la conferenza stampa nel corso della quale veniva siglata la pace tra il centro destra salernitano (almeno di una parte) e la notissima Priscilla Salerno (all’anagrafe Tina Ciaco) dopo lo scempio mediatico che lo stesso centro destra aveva fatto dell’immagine dell’attrice hard.

Incredibile ma vero, nel giro di meno di un mese la destra salernitana è passata dall’oltraggio e dal dileggio pubblico alla sottomissione fisica e morale, quasi da inginocchiatoio ecclesiastico, per recuperare forse un progetto o al massimo una piccola manciata di voti.

Queste giravolte a 360° sinceramente non le ho mai capite e non le capisco; per questo ho sempre privilegiato il ruolo di osservatore a quello dello “squallido candidato”.

Capisco, invece, che “Priscilla Salerno è una risorsa per le straordinarie battaglie che ha condotto negli anni”, come dice Lucio Barani (segretario nazionale dei liberal Socialisti del Nuovo PSI), ma non capisco come dei personaggi politici di primo piano a livello locale possano aver radicalmente cambiato il loro giudizio nei confronti di un altro personaggio, ancorchè donna, che fino a qualche settimana prima si sono divertiti (forse inconsapevolmente) a massacrare.

A meno di non pensare ad una profonda resipiscenza di una colpa profonda che anche la giustizia penale giudica, spesso, come attenuante generica specifica per limitare l’entità della pena da infliggere all’imputato, non c’è che da rimanere basiti.

Cosa è successo lo sanno soltanto loro; dal mio punto di vista posso umilmente osservare che alla fine la battaglia di civiltà l’hanno vinta in due:

  • Gaetano Amatruda con la sua perspicace perseveranza ben sapendo che le battaglie si vincono solo se si ha il coraggio di portarle fino in fondo e lui di coraggio ne ha da vendere, anzi nell’articolo si è spinto in avanti fino al punto di tenersi estraneo e lontano da qualsiasi commento, come solo i vincitori sanno fare;
  • Priscilla Salerno in conferenza stampa

    Priscilla Salerno soddisfatta per aver piegato ogni resistenza di classe e per aver messo insieme allo stesso tavolo, davanti a tutti, una buona parte di quelli che l’avevano massacrata; e con coraggio e signorilità ha anche aggiunto: “Ho subito un torto ma non è il tempo di fare polemiche. Darò una mano al centrodestra perché sono persona seria e concreta”. Sapientemente glissa il nocciolo vero della questione e si avvia ad assumere un valido incarico nazionale a capo di un osservatorio della rete e i suoi rischi.

 

E al di là del mio pensiero personale devo riconoscere che il candidato sindaco avv. Michele

Sarno (F.I. – FdI – Lega – Salerno Insieme + Stasi, Ventura ed altri) ha diffuso, da ottimo penalista qual è, una dichiarazione assolutoria, in perfetto linguaggio tecnico-legale come in un’arringa finale, dei peccatori del passato: “Questa è la dimostrazione della bontà di un progetto ed è la dimostrazione che rispetto a questo una persona, con una sua aspirazione, pur non essendo candidato, sostiene il cambiamento. È la prova provata che si tratta di un progetto valido, da portare avanti”.

 

Nel fuoco delle polemiche ho difeso ad oltranza la Priscilla, altri hanno riportato la cronaca dei fatti senza esporsi più di tanto; per questo posso dichiarare, alla luce del girono, di essere rimasto assolutamente sconcertato; se questa è la politica, non mi piace.

 

 

 

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