Elezioni: Squadra che volevano vincesse, non è cambiata.

 

 

da Antonio Cortese  (giornalista)

 

Il risultato elettorale di queste elezioni salernitane non fa notizia. Sembra piuttosto che una classe liceale sia passata dal primo al secondo anno per ricominciare agli stessi banchi con nuove materie da svolgere e altre che si sono fatte più difficili. Il rappresentante di istituto è stato confermato, e anche i rappresentanti di classe. Qualche nuovo compagno dovrà superare le prime interrogazioni davanti a tutta la classe, aggraziarsi le simpatie nei corridoi, e non dovrà solamente impegnarsi di più ma dimostrarlo. La tendenza di partecipazione alle urne, a differenza del dato nazionale, a Salerno non conferma un calo di interesse poiché anche se nella stessa media di calo, chi non è andato a votare aveva già letto i risultati più che prevedibili. Le probabilità di cambi importanti  erano esclusi anche da chi non sa le tabelline. Comunque la campagna nel complesso è stata  ravvivata almeno dall’ingresso dei cinquestellati che ancora non avevano fatto alcun clamore di piazza e senza i quali non ci sarebbe stata tenzone. Non si è trattato di disinteresse crescente come gli osservatori esterni potrebbero sommariamente giudicare e accumunare la tornata alle altre realtà amministrative. I cittadini salernitani che non si sono recati ai seggi hanno confermato con un silenzio-assenso la squadra titolare senza dimostrare al contempo alcuna ripicca, volontà di astensione per  protesta o quantomeno segnali di rifiuto alla politica prevalente del momento. Chi si è assentato dalle urne era conscio di aver partecipato comunque a raduni di piazza e altri appuntamenti ritenuti pari o anche più importanti di impugnare la matita indelebile; con la coscienza a posto, soddisfatta e un po’ stanca.

 

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