In memoria di Rino Gaetano

 

 

Giuseppe Amorelli (avvocato – scrittore)

 

Rino Gaetano, il cui vero nome era Salvatore Antonio Gaetano, nacque a Crotone il 29 ottobre 1950A di 10 anni si trasferisce a Roma con la sua famiglia. 1950. Musicalmente  nasce  quando nel 1970 comincia a frequentare il  Folkstudio, a Roma,  nel quartiere di Trastevere che  e’ l’habitat celebrato dai giovani “cantautori” quali Venditti, De Gregori, Lo Cascio. I loro brani però  erano palesemente condizionati dal clima politico imperante e politicizzati al massimo. Rino Gaetano invece si distinse subito per la sua lontananza dalla militanza politica”osservante, si caratterizzo per la sua ironia critica, la sua irriverenza . Rino Gaetano non apparteneva ad alcuna scuola musicale o corrente e sosteneva che l’arte in generale non puo essere condizionata dalle dottrine politiche. Dira’ di Lui  Antonello Venditti: Rino era un folletto, un clown che aveva dentro radici così diverse dalle nostre che era quasi inesplicabile. Quindi, quando ci faceva sentire le canzoni, a me e De Gregori per esempio, noi ci guardavamo con Francesco e cercavamo comunque di collocarlo… era una specie di fantasma che girava come un folletto in tutti i locali di Roma cercando amici, cercando persone con cui dialogare, alle quali far sentire le canzoni.

Rino Gaetano è stato un cantautore, ma la sua musica e le sue parole sono state in grado di descrivere un’epoca e ancora oggi suonano molto attuali, tanto da farlo somigliare ad un poeta moderno.

Le “narrazioni musicali” dell’artista crotonese, furono scritte in un periodo storico, gli anni 70,gli anni di piombo,  caratterizzati da un clima sociale infuocato dall’emergenza terrorismo, ma anche anni di lotte sociali e conquista di diritti civili.. I testi apparentemente spensierati che Rino Gaetano componeva in realtà contenevano “messaggi” molto interessanti  consegnandoci una visione diversa di quel periodo storico, svelando segreti, situazioni e verità che per molto tempo ci erano state  debitamente nascoste. Lo stesso Rino Gaetano d’altronde cantava:” io scriverò sul mondo e sulle sue brutture sulle mie immagini pubbliche e sulle camere oscure”, quindi altro che canzoni non sense , come sostenuto dai tanti denigratori del cantautore crotonese.

I testi di Rino Gaetano contengono  poesia e letteratura  in grado di raccontare un’epoca, suscitando emozioni ed stimolando riflessioni. E alla stessa stregua di  Omero, Rino,  dice: “Canta in me, oh Musa, e attraverso di me racconta la storia”. Rino Gaetano con le sue narrazioni  musicali ha reso immortali dei messaggi universali ed ha avuto la capacita e genialità di farli arrivare a tutti  superando varie epoche e generazioni.I suoi brani potevano sembrare “canzonette”, in realtà contenevano un senso comunicativo forte, potente che andava oltre le parole stesse. Erano , le sue “canzoni” abitate da tensione ideale da retroterra letterario , ovvero slancio ideale e ribellismo i “motivi”  di fondo che caratterizzarono gli anni 70. Non a caso, quando nella famosa trasmissione Disco Ring , Boncompagni cerca di deriderlo dicendogli che è :”un menestrello che compone verdi senza senso”, Rino gli risponde che si rifà a Ionesco e a Majakovskij, ovvero agli assertori della rivoluzione lessicale e sintattica e del parolilerismo, ovvero la parola in libertà avulsa da qualsivoglia forma espressiva tradizionale. Rino scriveva a raffica , immune da vincoli come metrica, anzi faceva uso di avverbi (rivoluzione lessicale-sintattica) in maniera bizzarra. Basti pensare al frano T, forse, no essenzialmente, oppure : ad esempio a me piace il sud. Gino Paoli lo definì:” L’erede del non sense di marinetterie e surrealismo di altri tempi.”

Rino Gaetano si è affermato postumo, i tempi non erano maturi per le sue proposte, disse Giancarlo Governi in un suo special sul cantautore crotonese. Lo stesso Mogol che scrisse per Rino Gaetano un brano: “Resta vile maschio dove vai”  che non ebbe successo in quanto lo stile Battistiano non gli si addiceva, disse di Lui:” E’ passato veloce come una primavera.”

Il suo ultimo messaggio nel brano :”Ed io ci sto”…mi dicono alla radio statti calmo fatti uomo non esser scalmanato, stai tranquillo e fatti uomo ma io con la mia guerra voglio andare sempre avanti, e costi quel che costi la vincerò non ci son santi.” Il brano rappresenta una vera e propria dichiarazione di impegno civile  e la guerra da vincere era quella dei diritti civili perchè solo quella conquista avrebbe potuto regalare quella “….bandiera diversa senza sangue e sempre tersa.”

 

 

 

 

 

 

 

One thought on “In memoria di Rino Gaetano

  1. IL CIELO E’ SEMPRE PIU’ BLU! Il cantautore di ‘’Nuntereggae più ‘’ Rino Gaetanoe ,nacque a Crotone il 29 ottobre 1950,l’artista merita di essere ricordato oggi 29 ottobre 2021, non solo per la sua splendida voce ma anche e soprattutto per i testi significativi delle sue canzoni e per il suo impegno sociale e politico dei suoi brani,come spesso accade in Italia,è stato apprezzato dopo la sua morte. Sono troppi i dubbi sulla sua prematura scomparsa, all’età di trent’anni dovuta a ‘’un incidente stradale’’???

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