MATTARELLA: Nell’ultimo messaggio agli Italiani il Presidente della Repubblica ha ribadito la sua fiducia nella scienza e la dura condanna agli atteggiamenti “offensivi” nello sprecare i vaccini rispetto ai troppi lutti del Paese.

 

Dr. Pietro Cusati  (giurista-giornalista)

Il Presidente della Repubblica prof. Sergio Mattarella

Roma ,Palazzo del Quirinale ,1 gennaio 2022. Ieri sera Sergio Mattarella dallo studio alla Palazzina del Quirinale  ha  pronunciato  l’ultimo discorso, in piedi, breve di circa 15 minuti, del suo settennato agli italiani  da Presidente della Repubblica nel quale ha confermato  che “tra pochi giorni” si esaurirà il suo compito impegnativo ed emozionante al Quirinale, “come vuole la Costituzione”. Questa volta Mattarella non ha mandato messaggi alla politica, con la dichiarata intenzione di  non lasciare un’eredità pesante al suo successore: “sono certo che l’Italia ce la farà”.Il Presidente ha ribadito la sua fiducia nella scienza e la dura condanna agli atteggiamenti  “offensivi” nello sprecare i vaccini rispetto ai troppi lutti del Paese.”La Costituzione affida al Capo dello Stato il compito di rappresentare l’unità nazionale. Questo compito , che ho cercato di assolvere con impegno,- è stato facilitato dalla coscienza del legame, essenziale in democrazia, che esiste tra istituzioni e società; e che la nostra Costituzione disegna in modo così puntuale. Questo legame va continuamente rinsaldato dall’azione responsabile, dalla lealtà di chi si trova a svolgere pro-tempore un incarico pubblico, a tutti i livelli. Ma non potrebbe resistere senza il sostegno proveniente dai cittadini”.”Lealtà e responsabilità” per chiunque svolga un ruolo pubblico che   è sempre pro-tempore. ‘’”Guardiamo avanti, sapendo che il destino dell’Italia dipende anche da ciascuno di noi. Tante volte abbiamo parlato di una nuova stagione dei doveri. Tante volte abbiamo sottolineato che dalle difficoltà si esce soltanto se ognuno accetta di fare fino in fondo la parte propria”. I giovani che rappresentano il futuro Mattarella  ha citato e ha fatto sua una commovente lettera agli studenti del professor Pietro Carmina, una delle vittime del crollo di Ravanusa: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare…”. Per Mattarella Sono stati sette anni impegnativi, densi di emozioni  ma anche  giorni drammatici, quelli in cui sembravano prevalere le difficoltà e le sofferenze.Ho percepito accanto a me l’aspirazione diffusa degli italiani a essere una vera comunità, con un senso di solidarietà che precede, e affianca, le molteplici differenze di idee e di interessi. Ci stringiamo ancora una volta attorno alle famiglie delle tante vittime: il loro lutto è stato, ed è, il lutto di tutta Italia.Dobbiamo ricordare, come patrimonio inestimabile di umanità,l’abnegazione dei medici, dei sanitari, dei volontari. Di chi si è impegnato per contrastare il virus. Di chi ha continuato a svolgere i suoi compitino nonostante il pericolo.I meriti di chi, fidandosi della scienza e delle istituzioni, ha adottato le precauzioni raccomandate e ha scelto di vaccinarsi: la quasi totalità degli italiani, che voglio, ancora una volta, ringraziare per la maturità e per il senso di responsabilità dimostrati. Si avverte  un senso di frustrazione.Non dobbiamo scoraggiarci. Si è fatto molto.I vaccini sono stati, e sono, uno strumento prezioso, non perché garantiscano l’invulnerabilità ma perché rappresentano la difesa che consente di ridurre in misura decisiva danni e rischi, per sé e per gli altri.La ricerca e la scienza ci hanno consegnato, molto prima di quanto si potesse sperare, questa opportunità. Sprecarla è anche un’offesa a chi non l’ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla.I vaccini hanno salvato tante migliaia di vite, hanno ridotto di molto la pericolosità della malattia.La pandemia ha inferto ferite profonde: sociali, economiche, morali. Ha provocato disagi per i giovani, solitudine per gli anziani, sofferenze per le persone con disabilità. La crisi su scala globale ha causato povertà,esclusioni e perdite di lavoro. Sovente chi già era svantaggiato è stato costretto a patire ulteriori duri contraccolpi.Eppure ci siamo rialzati. Grazie al comportamento responsabile degli italiani – anche se tra perduranti difficoltà che richiedono di mantenere adeguati livelli di sicurezza – ci siamo avviati sulla strada della ripartenza;con politiche di sostegno a chi era stato colpito dalla frenata dell’economia e della società e grazie al quadro di fiducia suscitato dai nuovi strumenti europei.Una risposta solidale, all’altezza della gravità della situazione, che l’Europa è stata capace di dare e a cui l’Italia ha fornito un contributo decisivo.La Costituzione affida al Capo dello Stato il compito di rappresentare l’unità nazionale.Questo compito – che ho cercato di assolvere con impegno – è stato facilitato dalla coscienza del legame, essenziale in democrazia, che esiste tra istituzioni e società; e che la nostra Costituzione disegna in modo così puntuale.Occorre naturalmente il coraggio di guardare la realtà senza filtri di comodo. Alle antiche diseguaglianze la stagione della pandemia ne ha aggiunte di nuove. Le dinamiche spontanee dei mercati talvolta producono squilibri o addirittura ingiustizie che vanno corrette anche al fine di un maggiore e migliore sviluppo economico. Una ancora troppo diffusa precarietà sta scoraggiando i giovani nel costruire famiglia e futuro. La forte diminuzione delle nascite rappresenta oggi uno degli aspetti più preoccupanti della nostra società. Guardiamo avanti, sapendo che il destino dell’Italia dipende anche da ciascuno di noi.

 

One thought on “MATTARELLA: Nell’ultimo messaggio agli Italiani il Presidente della Repubblica ha ribadito la sua fiducia nella scienza e la dura condanna agli atteggiamenti “offensivi” nello sprecare i vaccini rispetto ai troppi lutti del Paese.

  1. E’ commovente la lettera di esortazione agli studenti del Prof. di filosofia e storia Pietro Carmina, vittima del drammatico crollo di Ravanusa ,che aveva scritto ai suoi studenti: ‘Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha.Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare…'”.

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