FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO MEGLIO NON ESAGERARE CON I FARMACI MIORILASSANTI

da Dr. Alberto Di Muria

 

 

 

 

 

 

 

 

La tiocolchicoside, il principio attivo presente nel Muscoril e nel Miotens,  è dotata di una spiccata attività miorilassante, con una complessa azione nella regolazione del tono muscolare. La somministrazione sia orale che parenterale garantisce in ogni caso un buon assorbimento. Può essere efficace anche quando utilizzato per via topica nel trattamento del dolore miofasciale, che rappresenta pertanto una valida alternativa alla somministrazione parenterale. La tiocolchicoside è indicata nel trattamento delle lombosciatalgie acute e croniche, delle nevralgie cervico-brachiali, dei torcicolli ostinati.

Viene definito lombalgia il dolore che colpisce la regione lombare e sacrale; qualora si irradi all’arto inferiore viene indicato come lombosciatalgia. Uno sforzo eccessivo o una caduta che produca un trauma o anche patologie come l’artrosi, possono evocare dolore causato dall’interessamento sia dell’apparato capsulo-legamentoso vertebrale che dallo stiramento della muscolatura. La risposta dell’organismo al dolore è una contrattura della muscolatura lombare che aumenta la sensazione dolorosa accompagnandola a una marcata difficoltà nel movimento del tronco.

Quasi il 90% dei casi di mal di schiena si verificano a carico della zona lombare. La cervicalgia conosciuta col nome di torcicollo in genere si manifesta con un dolore improvviso e molto forte, localizzato in una specifica porzione della nuca e tale da impedire di voltare il capo verso destra o sinistra. Nelle manifestazioni più violente è accompagnata da nausea, vertigini, acufeni, agitazione, confusione mentale.

In questo tipo di patologie la tiocolchicoside è molto utilizzato, risultando generalmente sicuro e ben tollerato, seppur talvolta associato al rischio di reazioni avverse gastroenteriche come nausea, vomito e diarrea, reazioni da ipersensibilità e sonnolenza.

E’ però stata diffusa una Nota Informativa dell’Agenzia Europea dei Medicinali e dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del farmaco, che riporta che nuovi dati preclinici indicano un potenziale rischio di genotossicità derivante dall’uso di tiocolchicoside per via orale e intramuscolare. Infatti si è evidenziato che uno dei suoi metaboliti, indicato come 3-demetiltiocolchicina, induce aneuploidia, cioè la formazione di un numero anomalo di cromosomi durante la divisione cellulare, a concentrazioni vicine a quelle osservate nell’uomo con l’assunzione della dose orale massima raccomandata.

Questo è un fattore di rischio di teratogenicità, embriofetotossicità, aborto spontaneo, compromissione della fertilità maschile ed è un potenziale fattore di rischio di cancro.

Per questo l’AIFA consiglia un dosaggio limitato e protratto nel tempo. I dosaggi consigliati sono di 7 giorni per la formulazione orale e di 5 giorni per quelle iniettabili, non superando un dosaggio pari a 8 mg per la prima modalità di assunzione e 4 mg per la seconda, ogni 12 ore.

 

 

 

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