SALA CONSILINA (SA) : CONVEGNO ALL’ISTITUTO “IPSASR AGRARIO” SUL “IL RUOLO DELL’AGROTECNICO NELLE FILIERE AGROALIMENTARI”. L’AGROTECNICO DI OGGI NELL’AGRICOLTURA DEL DOMANI.

 

 

da Michele D’Alessio

 

Si è svolto Sabato 26 marzo presso la sede dell’indirizzo professionale agricoltura dell’Istituto Cicerone un interessante seminario dal titolo “Il Ruolo dell’Agrotecnico nelle Filiere Agroalimentari” a cura del dr. Rosario La Manna, (Auditor/Lead Auditor di Sistemi di Gestione per la Qualità e Ispettore Filiere Agroalimentari). Il seminario riservato  agli studenti del quarto e quinto anno dell’Indirizzo Agricoltura e Risorse Forestali e si inserisce nel quadro di Ampliamento dell’Offerta Formativa e di Orientamento in Uscita dei futuri Agrotecnici. Ha Coordinato e moderato l’incontro, ottimamente, il Prof. Paolo Giglio, docente di Scienze e Tecnologie Agrarie.                   L’incontro è stato aperto dal responsabile di sede il Prof. Sergio Moccaldi, che, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha accennato in breve il ruolo centrale che l’agricoltura occupa nella cultura, nella società e nel futuro dell’umanità. Centrale è anche il ruolo della figura professionale dell’Agrotecnico, che supporta, affianca e istruisce gli operatori del settore. Oggi più che mai, (con la crisi pandemica e la guerra alle porte) di fronte il fallimento delle politiche industriali e del settore del manifatturiero, è indispensabile motivare i giovani ad un ritorno all’agricoltura.                  Come ha introdotto il Prof. Giglio “L’Agrotecnico  è anche un consulente che si occupa di produzione, contabilità, contributi, finanziamenti e commercializzazione del prodotto; è una figura indispensabile per le aziende agrarie, che operano in un mercato sempre più complesso”.  Inoltre ha spiegato agli studenti qual è l’iter per diventare Agrotecnico e quali requisiti sono necessari per accedere all’esame di Stato per l’abilitazione alla libera professione. I diplomati devono essere iscritti nel Registro dei praticanti e avere svolto per almeno 18 mesi la pratica professionale presso lo studio tecnico di un Agrotecnico, di un Perito Agrario o di un Agronomo. In alternativa ai 18 mesi di pratica, è possibile svolgere per almeno tre anni l’attività tecnica subordinata con IFTS di quattro semestri, perché coerente con le attività libero-professionali di Agrotecnico. Per i laureati, invece, è necessario essere in possesso di una delle otto Classi di laurea idonee per l’accesso all’Albo.                                   L’intervento del dr. Rosario La Manna, relatore unico del convegno,  ha voluto sottolineare che “Il conflitto in Ucraina, ha ben evidenziato la vulnerabilità dell’Unione europea sia sotto il profilo delle importazioni di materie prime che per quanto concerne la partita energetica. Tale fragilità dimostra quanto sia urgente e irrimandabile una profonda trasformazione dell’intera filiera agroalimentare, tenendo conto in ogni azione della necessità di un supporto concreto e immediato agli agricoltori. Promuovere modelli produttivi e di consumo più resilienti e soprattutto più sostenibili è l’unica alternativa che abbiamo a disposizione. Pensare di risolvere l’attuale crisi puntando sugli stessi sistemi produttivi e modelli di consumo che ci hanno condotto in questa situazione sarebbe profondamente sbagliato. Di sicuro,  non è scommettendo su una produzione nemica dell’ambiente che si risolveranno i problemi del presente, come non lo si farà continuando a investire nelle risorse fossili in ambito energetico.”

 

 

 

 

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  1. Ho frequentato un’istituto simile, oggi lavoro come tecnico di laboratorio in struttura pubblica ..
    Devo dire se fatto bene, questa scuola offre molte opportunità…

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