Aldo Bianchini

SALERNO – Difficile, molto difficile scrivere sulle banche, nel senso che tutti ne abbiamo bisogno e tutti pronti a sparlarne arrivando finanche ad ipotizzare comportamenti da “usuraio” degli staff dirigenziali che poco prima abbiamo osannato.
“Che Banca … la Banca 2021 ?”; una domanda scaturita da un lungo articolo pubblicato il 25 marzo scorso sul quotidiano online “Basilicata24.it”; in detto articolo si parla diffusamente della nomina del nuovo direttore generale della Banca 2021 (ex Banca del Cilento – Vallo di Diano e Lucania in seguito all’annessione –a costo zero ?- di due BCC, quelle di Sassano e di Buonabitacolo).
Una nomina che, secondo il precitato giornale online “non s’aveva da fare” perché Cosimo Puglia (questo il nome del nuovo d.g. della Banca 2021) era stato in passato direttore generale della Banca di Credito Cooperativo del Crotonese e perché quest’ultima è stata oggetto di particolare attenzione giudiziaria sia da parte della DDA di Catanzaro che della Banca d’Italia con ripetute e penetranti ispezioni.
Soltanto per la cronaca va ricordato che negli ultimi anni la Banca 2021 ha vissuto un particolare periodo di attenzionamento giudiziario da parte della Procura di Torre Annunziata (se non vado errato !!) per un’inchiesta a carico dell’ex direttore generale Ciro Solimeno; un’inchiesta risoltasi, poi, con un nulla di fatto e con l’archiviazione.
Possono essere sufficienti questi due elementi per precostituire un giudizio negativo a carico del neo direttore generale Cosimo Puglia ?
In linea generale il principio della “presunzione di innocenza” dovrebbe avere una valenza ancora maggiore soprattutto nel caso di Puglia che, stando a quanto scrive il giornale della Basilicata, è risultato assolutamente estraneo all’inchiesta giudiziaria della Procura Antimafia di Catanzaro.
In linea di “principio etico” (che non è scritto da nessuna parte, come lo è invece la presunzione di innocenza) potrebbero nascere alcuni dubbi, anche seri, se l’attenzione si sposta sulle presunte verità venute fuori dalle ispezioni che la Banca d’Italia ha effettuato presso la Banca di Credito Cooperativo del Crotonese. Difatti, sempre stando all’articolo di cui sopra, su questo non irrilevante aspetto del principio etico si sarebbe incentrata l’attenzione dei senatori Lannutti, Morra, Angrisani, Abate, Giannuzzi, Lezzi, Corrado che hanno interposto una interrogazione al ministro dell’Economia e Finanze (on. Giancarlo Giorgetti):
- per segnalare (sulla scorta dell’esame dei rilievi mossi dalla Banca d’Italia nel 2016 e nel 2020 e sulle continue indagini della Procura di Catanzaro) “la inadeguata condotta del consiglio d’amministrazione <condizionata da processi decisionali non sempre trasparenti> ed inficiata dall’aleatorietà dei criteri applicati in materia di antiriciclaggio”;
- per chiedere se il Ministro in indirizzo sia al corrente dei reiterati interventi della Banca d’Italia e della DDA di Catanzaro e delle pesanti misure adottate dall’autorità giudiziaria a carico della BCC del Crotonese;
- per sapere se ritenga conforme a legge ed opportuna la nomina dell’ex direttore generale della suddetta BCC come direttore generale della BCC Banca 2021 nell’ambito dello stesso gruppo bancario.
Per poi affondare la lama nella carne cruda del problema lanciando la palla direttamente nelle mani del Ministro sulla opportunità della nomina di Cosimo Puglia in quanto “avendo partecipato attivamente all’amministrazione della banca come capo dell’esecutivo per il biennio 2020-2021, sicché non può essere ritenuto estraneo al giudizio “sfavorevole” reso dalla Banca d’Italia a seguito dell’ultima verifica ispettiva del 2020, ma anziché essere allontanato dal gruppo del credito cooperativo facente capo all’ICCREA cui appartiene la Bcc del Crotonese, è stato premiato con la nomina di direttore generale di un’altra importante Bcc: “Banca 2021” non apparirebbe molto credibile alla stragrande maggioranza delle migliaia di soci della stessa banca.
Un attacco sicuramente molto duro anche perché proviene da parlamentari nazionali (interessati al territorio del crotonese sempre in bilico tra la trasparenza e l’illegalità diffusa) sulla scorta di precise indicazioni della Banca d’Italia.
Le regole non scritte dell’etica comportamentale e la prudenza consiglierebbero a Cosimo Puglia di fare spontaneamente un passo indietro; non fosse altro che per stoppare sul nascere le polemiche e gli echi di uno scontro istituzionale che si annuncia lungo nel tempo.