da Giovanni Falci
Due Cilentani DOC . Entrambi Medici . Che hanno occupato ed occupano , entrambi , ruoli apicali nella Sanità della nostra Regione . A loro insaputa, reciproca, ed in tempi quasi coevi, hanno prodotto due gioielli letterari di caratura elevata! Questi due libri mi sono capitati fra le mani per caso; perché, benché di alto valore, non hanno usufruito di vasta meritata diffusione. Ho sentito perciò il dovere umanistico di preoccuparmi del loro, per così dire, riscatto bibliografico . “ Le radici del cuore “ del Dott. Claudio Mondelli e “ Zomba ra ccà e ra ddà “ del Dott. Pantaleo Palladino sciorinano, elegantemente e con affetto profondo, un tema unico : IL CILENTO!!! Visitato anatomicamente ( è proprio il caso! ) in ogni più recondita struttura socio-culturale; analizzato attraverso una puntuale anamnesi delle tradizioni del suo passato unico e particolare.
La piacevole lettura di entrambi ti prende e ti conduce fra riti familiari antichi, processioni patronali, feste matrimoniali, semine e raccolti della famiglia contadina. Non manca il rito del sacrificio del maiale con la lavorazione delle sue carni, dei polli, dei conigli e del castrato che rende divini i fusilli! Né manca persino un attento vocabolario della lingua cilentana, con i canti d’amore, le serenate, i motti, i proverbi, le credenze del malocchio, le ricette della cucina, i vecchi rimedi, gli antichi giochi e persino i presagi dei sogni e i sistemi di misura locali! Bellissime le foto d’epoca ormai introvabili! Due opere letterarie da studio storico e socio-culturale di questo pezzo d’Italia rimasto per secoli orgogliosamente autentica isola . Propedeutici l’uno dell’altro. Non dovrebbero mancare in ogni casa cilentana, campana ed anche oltre! Presenti necessariamente nelle biblioteche dei comuni e delle scuole al fine di diffonderne la lettura e la conoscenza del passato tra i giovani dell’arida epoca dei social-network! Grazie davvero a questi due Autori che, non limitandosi di occuparsi della salute dei pazienti loro affidati, non hanno trascurato di affidare amabilmente alla storia anche i racconti del ricordo e del sentimento cilentano più profondo .
Leonardo Filizola, amico di Giovanni Falci