Notizie dal Cilento per cogliere significati e messaggi … in verde

 

 

da Nicola Femminella

 

Prof. Nicola Femminella - storico

Tre notizie sulle quali vale la pena di soffermarsi un attimo per il significato e il messaggio che inviano a coloro nelle cui mani è riposta buona parte del futuro del Cilento e a coloro che lo abitano.

Il 31 marzo scorso, presso il Tabacchificio ex SAIM di Capaccio Paestum, l’architetto Stefano Boeri, in rappresentanza del sodalizio di imprese “Mate Studio Silva e Marketing di Josep Ejarque e Stefano Boeri Architetti”, ha presentato il progetto preliminare del Masterplan per la valorizzazione del Litorale Salerno Sud, presenti autorità politiche e con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in videoconferenza. Tutto è iniziato Il 29 ottobre 2019 quando la Giunta Regionale con Delibera n. 526, individuò l’area del Litorale Golfo di Salerno, composta dai comuni di: Salerno, Pontecagnano Faiano, Bellizzi, Eboli, Battipaglia, Capaccio Paestum, Agropoli, Castellabate, (50 km di costa), definendo anche gli obiettivi specifici prioritari del Masterplan, previsto per lo sviluppo intercomprensoriale delle località citate. In precedenza lo stesso percorso aveva superato il Masterplan per il litorale Domitio-Flegreo, che già ha visto i primi passi nell’area di riferimento.

Saranno redatti progetti volti a conseguire obiettivi relativi ai seguenti campi:

. rigenerazione ambientale e paesaggistica del litorale;

. riqualificazione e potenziamento del complessivo sistema della rete della mobilità dell’area;

. rafforzamento degli asset dell’offerta turistica puntando sulla completa fruizione e valorizzazione del

complesso del suo patrimonio ambientale, storico e archeologico;

. rafforzamento e riqualificazione del sistema della filiera agricola e zootecnica;

. potenziamento delle politiche e delle strutture per la riduzione del disagio sociale e per favorire  azioni di

sicurezza e legalità.

Non necessita di spiegazioni il rilievo storico dell’iniziativa regionale e il condensato di conseguenze socio-economiche che la vasta pianificazione ipotizzata apporterà sulle popolazioni alle quali è rivolta. Con la mission di cambiare il destino delle giovani generazioni. Il sud attraverso queste sfide coraggiose e ardue limiterà di molto il ruolo marginale fin qui svolto nel Paese e accorcerà la distanza che lo separa dalle regioni più evolute del nord. Se tutto procederà liscio e senza esitazione.

Il significato del macro-progetto. Scompaiono le soluzioni ancorate a interventi che investono singole località e iniziative in un campo limitato. Nel tempo gli investimenti a pioggia, le cattedrali inutili, la mancanza di visioni calibrate e ben studiate, non sorretti da una dimensione spaziale e sociale congrua, sono risultati vagiti talvolta scandalosi e pur costosi, a fronte di uno sviluppo invocato, e neppure hanno risolto le emergenze permanenti. È tempo di analisi e studi approfonditi, di conoscenze non lacunose, di indagini e raccolte dati ineccepibili e, quindi, di competenze eccelse, se si perseguono svolte epocali. Mai più respiri corti che nei decenni trascorsi hanno soffocato i bisogni e le aspirazioni delle comunità del Mezzogiorno, che solo nell’emigrazione hanno trovato una via di scampo.

Il messaggio che possiamo trarre. Dopo i litorali Domizio-Flegreo e Salerno Sud il disegno tracciato con grande merito dal governo regionale, dovrà proseguire con il terzo segmento Agropoli-Sapri. A richiederlo è il patrimonio paesaggistico dei borghi che sulla costa disegnano arabeschi sorprendenti, intervallando insenature e tratti marini di incomparabile bellezza. Inoltre, ci sarebbe la congiunzione con i due progetti per le aree interne del Vallo di Diano e del Cilento Interno, già finanziati di cui si vedono i primi riflessi, che potrebbe portare la rivalutazione e rivitalizzazione dell’intero Cilento. Che, sicuramente, andrebbe a costituire in Italia un distretto turistico di eccellenza e di richiamo europeo. I nostri deputati regionali, i presidenti del Parco e comunità montane, dei comuni, si mettano subito al lavoro.

Seconda notizia. Il sindaco di Capaccio Paestum e presidente dell’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Franco Alfieri, è stato nominato Coordinatore dell’Unione dei Comuni dell’Anci Campania, conferita da Carlo Marino, per conto dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, per “rafforzare la nostra presenza all’interno di Anci Campania.

“Ringrazio il presidente Marino per la prestigiosa nomina che ha voluto conferirmi – dichiara Alfieri.  Questa designazione è per me il riconoscimento per essere stato, oltre vent’anni fa e insieme ad altri sindaci, precursore della costituzione delle Unioni dei Comuni. Soprattutto, alla luce della recente esperienza dell’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, arrivata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024, questa nomina premia la volontà di superare le divisioni campanilistiche, stimolando la collaborazione virtuosa tra i Comuni. Il risultato che abbiamo ottenuto ha fatto capire quanto sia importante stare insieme. Il mio impegno sarà quello di favorire la nascita di altre Unioni dei Comuni e rilanciare quelle esistenti ma non ancora decollate. L’intento è fare in modo che esperienze così importanti come quella vissuta da noi possano essere replicate altrove”.

Il significato. Anche le nostre zone, ai margini delle aree metropolitane che contano di più, possono vedere i suoi rappresentanti politici assurgere a cariche importanti, se mostrano energie e capacità, atti a proiettarli verso tali traguardi luminosi. Dipende dai meriti che conquistano con l’impegno e lo spirito di servizio verso  le proprie comunità. Il messaggio è nelle parole della sua dichiarazione. I territori omogenei, con aspirazioni e trascorsi storici uguali, devono unirsi tra di loro per costituire cordate determinate a superare gli ostacoli che hanno le zone interne, dove mancano potentati economici e poteri forti, locomotive di interessi nazionali e regionali in grado di indirizzare l’azione politica delle istituzioni più rappresentative.

La terza notizia. L’olio Biol del frantoio Marsicani di Sicilì, frazione di Morigerati, è il migliore del mondo! È l’ennesimo premio internazionale, quello più prestigioso, che mette nel carnet, seguito dai concorrenti spagnolo e siciliano. Dopo aver meritato il Premio Speciale “Frantoio dell’anno” della Guida oli del Gambero Rosso.

Il significato dell’evento. Coloro che lo producono l’hanno portato a tale stato di eccellenza con passione e tenacia incrollabili, continuando una tradizione antica corroborata dalla ricerca e dall’innovazione. Significa anche che la nostra terra conserva nelle sue viscere sostanze di pregio che garantiscono al patrimonio arboreo elementi nutritivi sani e non contaminati. Agricoltori che sanno come curarlo per ricavare prodotti di qualità, destinati a conquistare traguardi e mercati importanti. Il messaggio che ne deriva. Il sistema/natura nel quale è immerso il nostro patrimonio agricolo costituisce una risorsa economica a cui guardare con interesse e rinnovata fiducia. La famiglia Marsicano, che produce l’olio premiato, e le consistenti risorse finanziarie predisposte dalle leggi e provvedimenti emanati dalla regione Campania ci invitano a guardare all’agricoltura. Essa può produrre reddito sicuro e convincere i nostri giovani a rimanere nelle loro terre.

 

 

 

 

 

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