DE GIOVANNI: quando il grasso arriva al cuore … e le Istituzioni ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Mia nonna paterna, l’indimenticabile Brigida, nei primissimi anni ’50 spesso ripeteva il solito ritornello “Aldo, Aldo … quando il grasso arriva al cuore”, volendo con questa espressione significare che gli atteggiamenti degli uomini mutano a seconda delle loro condizioni economiche; peggio ancora quando dal nulla assoluto diventano qualcuno e cominciano a vedere qualcosa di soldi. Tutto questo secondo la mia nonna conferiva e conferisce all’uomo una tale arroganza che spesso sfiora l’indisponenza e la cafonaggine, per non dire altro.

E’ questo il caso dello scrittore giallista napoletano Maurizio De Giovanni ?

A mio modesto e sindacabile giudizio la risposta è “SI”; altro che “aver agito con il cuore per il cuore di Napoli”, è solo goffa e vergognosa ed ingiustificabile rancorosità. De Giovanni ha agito nella maniera più squallida possibile e pensando, forse, di essere un individuo unto dal Signore si è concesso l’ardire anche di postare “Ma siete così ossessionati? Le vostre anguste menti hanno così tanto bisogno di qualcuno da odiare? Che piccola, povera gente che siete”. E sdegnosamente ha cancellato la presentazione del suo uovo libro “Equazione del cuore” … ma chi se frega !!!

No, caro illustre De Giovanni, qui se c’è uno piccolo e povero sei proprio tu; e ringrazia gli pseudo intellettuali salernitani che non hanno trovato il coraggio di dirti quello che pensano perché, forse, anche qualcuno di loro è piccolo e povero. I nostri intellettualoidi si sono rifugiati nelle comode e spocchiose analisi del “fenomeno De Giovanni”, arrivando finanche a fare netti distinguo tra la caratura dello scrittore e l’incosciente furia del tifoso calcistico per giustificare la grande figurella da quattro soldi che hai fatto e stai facendo con il tuo atteggiamento ottuso e riprovevole nei confronti non soltanto della tifoseria salernitana ma dell’intera città.

A 64 anni suonati (compiuti il 31 marzo scorso), con una storia, piccola o grande che sia, alle spalle, un uomo non può mai concedersi il lusso di scendere talmente in basso nella considerazione di un’intera comunità; ma lo so, non è colpa tua, è il grasso che ti è arrivato al cuore. Tutto qui.

E l’Ente Provincia nei cui locali avresti dovuto presentare il libro che fa, si adegua all’andazzo freudiano degli intellettualoidi salernitani e fa finta di nulla ?

Nei panni del presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, ma anche del Rettore dell’Università Vincenzo Loia (dove, come denuncia Marcello Ravveduto, lo scrittore avrebbe dato il peggio di se con schizzi di rabbiosa animosità), del sindaco di Salerno Enzo Napoli e del presidente della CCIAA Andrea Prete, quanto meno invierei al mitico giallista una interdittiva di almeno dieci anni; vale a dire che nei prossimi dieci anni gli spazi istituzionali non saranno più disponibili per le presentazioni dei suoi libri e/o per la recita delle performance.

Del resto è sufficiente guardare a quanto accaduto a Will Smith per quel sonoro (ma giusto !!) schiaffone rifilato a Chris Rock (presentatore della serata degli Oscar del Cinema a Los Angeles) per capire come una istituzione pubblica ma anche privata deve comportarsi in caso di eccessivo utilizzo della propria notorietà per credere di poter impunemente offendere a destra e a manca.

Infine se è vero come è vero che De Giovanni non è tifoso della Salernitana, lasciatemelo dire: “non è neppure tifoso del Napoli”; se lo fosse stato avrebbe preso esempio da quei meravigliosi tifosi partenopei che inventarono lo striscione più bello della storia del calcio “Giulietta è na zoccola”.

 

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