da Antonio Cortese (giornalista)
In alcune province italiane la raccolta differenziata ed il riciclo rifiuti é all’avanguardia. In particolare esiste qualche azienda che si occupa tra l’altro, del riciclo di piante e fiori cimiteriali. Realizzare concime da questo sano tipo di raccolta é anche in altre nazioni la base per la realizzazione ed il mantenimento delle città giardino. Salerno tra il 2004 ed il 2010 specialmente, era addobbata ed abbellita non solamente da un lungomare ricco di fiori ma di una cura che sembrava aver definitivamente incallito il pollice verde della città. Poi data la maniacale tendenza alle pulizie e all’igienizzazione ha portato in pochi anni le aiuole metropolitane a diventare fazzoletti asettici o nei casi più fortunati toilette pubbliche per gli animali domestici. Focalizzando l’attenzione solo ai servizi “ecologici” questa città è divenuta poi col tempo la capitale del tema “munnezza” superando anche le etichette e le carte sporche partenopee. Ma poiché questo stesso articolo ha in matrice il buon presupposto che non si butti via niente, in maniera critica e costruttiva vuole essere da auspicio per dare linfa o una piccola idea imprenditoriale a questo capoluogo, che proprio perché ha il potenziale per eccellere nel moderno tipo di servizio su elencato, adottando un lavoro di raccolta per produzione, autoconcimazione e cura del proprio verde, tornerebbe a far splendere non solo le aiuole del lungomare ma dell’intera area salernitana, “isole ecologiche comprese”. Le eccellenze turistiche non ostante siano anche del Cilento spesso dieci volte maggiori ad altre destinazioni, potrebbero così vantarne un’altra che come fa la cipria sulle gote di una bella donna, offrirebbe un motivo in più a questi posti baciati dal sole per farsi notare. Come per le indicazioni d’uso, queste righe vanno lette con un minimo di pazienza perché come dice il proverbio, chi semina raccoglie, ma col passare del tempo.
