Putin in contumacia garibaldina.

 

da Antonio Cortese

Il G7 di questi giorni si é seduto ad una tavola rotonda con pochi e quasi niente di buono. Il ritrovo bavarese ha avuto come esito il non arrendersi all’orso del Cremlino ma si tratta di un vertice sparato a salve, poiché é sembrato più un ritrovo per pensionati in politica da anni, anonimi nonostante le cariche rivestite, seduti  al bar e che volevano cambiare la guerra. Tra un bicchier di vino ed un caffè non si é capito un bel perché con il nostro articolo 18 che comunque dice però. Continuando il commento filastrocca anche il comico napoletano Rosario Verde si chiede alla radio come mai anche i tedeschi stiano facendo harakiri tagliandosi i ponti energetici generosamente legati alla Russia. La notizia quindi non c’è perché i bazooka del quarto potere, ovvero le telecamere di mezzo mondo, già dall’inizio conflitto hanno deciso che questa pace non s’ha da fare. Non sono i sette dunque a decidere il destino bellico del Donbass ma le riunioni in redazione dei media internazionali e il ritrovo bavarese non fa altro che dedurne provvedimenti speculativi sulle risorse dei gruppi multinazionali nei mercati. E’ un optional, come si devono poi eco sostenere pannelli fotovoltaici, veicoli elettrici ed energie eoliche varie che questi amici al bar non hanno proprio presente in avanzo di età ed eccesso di prudenza ignara. Poi i sette si incontreranno con biancaneve Biden e con il lupo Nato mentre la nonna invecchia e con lei un cacciatore che non può altro che sparare str..alunate. Dopo quattro mesi, la Turchia ha cominciato a disinteressarsene, la Svizzera lo fa da sempre, la Cina vende più articoli a un euro a Canicattì che in tutta l’Ucraina e dunque vede la cosa come una barzelletta; anche perché almeno la storia, come ricordato in articoli precedenti, insegna disavventure da Waterloo al Vietnam,  e se alcune nazionalità si sono emancipate  come Estonia, Lettonia e Lituania, successe senza alcun ricorso armato di tale portata e anche gli ungheresi nel ’68 o i Ceceni anni fa ci riuscirono con minori crisi. Giuseppe Garibaldi ancora oggi  viene giudicato male ogni giorno in contumacia e quando fu condannato dimostrò di battere questi salottini lavati dall’ignavia facendo l’Italia mazziniana. Se il nostro premier sia di levatura europea non significa che debba al contempo decidere interventi per di più vietati dalla costituzione. Se si tratta di affari basta fare come la vede Pechino e lasciare che se qualche gallo si voglia scannare con un pollo lo faccia pure. Predicare pace e cooperazione, diplomazia e relazioni economiche é il ruolo che si addice all’Italia, le ragioni dei sovietici fra i sovietici o ex tali, come disse Virgilio a Dante non ci riguardano “ e di più non dimandare”. Purtroppo il premier italiano continua in un ruolo di generale di guerra che gli affibbiano altri paesi ma che non gli dovrebbe competere affatto ne’ importare in modo più assoluto. È un caso di abuso di competenza internazionale: sarà il migliore in economia ma zero in condotta per non capire cosa mai sia un ministero della Difesa in e dell’Italia. I riflettori hanno montato la testa anche a lui. Almeno si spieghi agli italiani perché si ignora l’articolo undici; seppure ci sia una Comunità di buon intenti non è detto che non si debba difendere una propria identità e costituzione di riferimento affermandone validità e dignità proprio in queste sedi.

 

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