Al voto, al voto

di Angelo Giubileo

 

Draghi al Quirinale

Alla fine il Movimento 5 stelle raggiungerà, oggi o domani, il suo scopo originario: la distruzione della politica e della sinistra in Italia. Votato, come si sarebbe detto una volta, quasi a furor di popolo (34% nel 2018), il Movimento è per sua stessa natura incompatibile con una forma di governo, come si sarebbe detto una volta, partitocratica.

In Italia, e in particolare negli ultimi trent’anni, abbiamo registrato progressivamente un tracollo della politica e una resa incondizionata della medesima alla finanza, internazionale e globalista. Salvo poche sacche di resistenza, appellate nazionaliste e populiste, una volta si sarebbe detto popolari.

Risultato degli ultimi trent’anni in Italia: aumento indiscriminato del debito pubblico e alienazione del patrimonio statale e nazionale a vantaggio soprattutto di altri Stati dell’Ue. Questo, l’esito attuale della cieca e ipocrita propaganda europeista, che ha governato gran parte della politica italiana degli ultimi trent’anni. Così che, con il senno di poi, è facile dire che avevano ragione coloro che sostenevano l’opportunità per il nostro Paese e la nostra Nazione di non entrare, almeno sin dall’inizio, nell’Ue.

La storia è così, non perdona. Ed è giunto pertanto il tempo in cui, se anche da sinistra si faccia finalmente ammenda dei propri errori, da destra tutti uniti si dichiarino pronti a governare. Dopo trent’anni, il popolo saprà senz’altro bene chi dover scegliere e chi scegliere.

 

 

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