Elezioni 2022: politici, politicanti e quaquaraquà !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Ad ogni elezione si ripropone, purtroppo, l’elenco infinito (o quasi) dei candidati che, per il turno del 25 settembre prossimo, neppure la restrizione del numero dei Parlamentari ha fermato.

Si dice spesso, e con troppa approssimazione, che quanto più alta è la partecipazione più garantita è la democrazia; si, certo, la pluralità in democrazia è uno degli elementi essenziali, a patto, però, che la partecipazione sia di un certo livello politico e culturale da poter garantire l’interesse pubblico come massima espressione di libertà del voto.

Così purtroppo non è e le liste sono quindi piene zeppe di “candidati quaquaraquà”, con molti politicanti e pochissimi politici di qualità.

La distinzione, almeno nell’immaginario, tra quaquaraquà – politici e politicanti è abbastanza netta ed è anche facile d inquadrare anche con un semplice scambio di parole, non dico di opinioni che sarebbe molto più difficile.

In una osa sono tutti uguali, e questo l’ho scritto già altre volte; quindi oggi non cambio idea e non scopro neppure l’acqua calda.

Il minimo comune denominatore tra politici – politicanti e quaquaraquà si manifesta con l’odioso e spocchioso nascondino, dietro scuse veramente barbine, quando in prossimità di ogni elezione i candidati ed in presenza delle richieste di tutte le testate giornalistiche di contributi per la “pubblicità elettorale”.

La stampa dovrebbe pubblicare una sorta di “legenda elettorale” incentrata sulle vergognose non risposte fornite direttamente di candidati o dai loro mandatari, per non dire dagli addetti stampa (ancora più vergognosi); nessuno di loro sa dire in maniera legittima è democratica “non sono interessato”; si rifugiano invece con il classico “mi richiami domani” e poi non rispondono più; oppure con “chiami il mio mandatario che sistemerà tutto”.

Premesso che ogni candidato ha l’assoluta libertà di scegliere se, come e dove fare la sua pubblicità elettorale (che è davvero ridotta al lumicino per colpa dei social), ma un comportamento corretto e democratico prevederebbe una risposta adeguata “La ringrazio, mi spiace, ho fatto altre scelte”.

Ne guadagnerebbero tutti in dignità.

 

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