Elogio a Maurizio Scaparro

da Vincenzo Mele (giornalista)

Maurizio Scaparro

Si è spento a 90 anni Maurizio Scaparro, regista teatrale, tra i pionieri della regia teatrale moderna, dopo il celeberrimo Giorgio Strehler.
Scaparro fu prima critico teatrale per “L’Avanti”, in seguito fondò la rivista “Teatro Nuovo” nel 1961 per poi approcciarsi definitivamente al teatro e alla regia teatrale: la piéce più celebre è “La Venexiana”, adattamento di un’omonima commedia cinquecentesca, messa in scena nel 1956 al Festival di Spoleto. Un’altra piéce è l’adattamento teatrale del “Don Chisciotte” del 1983, nella quale figurava tra gli attori principali
Parallelamente fu anche direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma, del Teatro Stabile di Bolzano e del Teatro Stabile di Bologna. Dal 1979 al 1983 ricoprì anche il ruolo di direttore del Festival Internazionale di Teatro, all’interno della ben nota Biennale di Venezia.
Per la tv diresse il film “Rocco Scotellaro”, basato sulla vita del poeta socialista lucano Rocco Scotellaro e “Pulcinella” con Massimo Ranieri nei panni della famosa maschera napoletana, mentre nel cinema diresse “L’ultimo Pulcinella”, sempre con Massimo Ranieri nei panni di Pulcinella.
Scaparro, come altri come Leo De Berardinis, Giorgio Strehler e Giorgio De Lullo, figura tra i impegnati, con una propria cifra stilistica e poetica, che Scaparro rivela nei personaggi centrali del suo percorso artistico, per certi versi scomodi perché sognatori, capaci di vivere un’utopia, che è anche un modo per dire no alla realtà e insieme la voglia di qualcosa di diverso, un essere diversi sperando in un futuro differente. Negli ultimi anni Scaparro si era dedicato alla formazione dei giovani nel mondo del teatro.
La camera ardente verrà allestita Domenica 19 Febbraio al Teatro Argentina di Roma.

 

Vincenzo Mele

 

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