LA SICUREZZA DEGLI ANTIDEPRESSIVI

da Dr. Alberto Di Muria
Gli antidepressivi sono farmaci utilizzati per curare la depressione o impedire che possa manifestarsi di nuovo. Sentirsi depressi, tristi ed irritabili per un breve periodo di tempo è la normale conseguenza della vita stressante cui, alcune volte, si è sottoposti. Tuttavia, quando tristezza, disperazione, sfiducia, sconforto, aumentano di intensità, o durano per un periodo di tempo prolungato, si parla di depressione clinica, una condizione che non è dovuta alla fragilità personale o alla tristezza del momento, ma rappresenta una vera e propria malattia. Si calcola che in Italia il 10% della popolazione soffra di depressione clinica.
I farmaci antidepressivi possono curare i sintomi fisici della depressione e spesso sono utilizzati in combinazione con terapie psicologiche o psichiatriche. Possono essere utilizzati anche per curare una serie di altre condizioni, tra cui il disturbo ossessivo compulsivo, il disturbo di panico e il disturbo post-traumatico da stress. Tra gli antidepressivi ritroviamo gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina, molto usati, e gli antidepressivi triciclici, molto meno frequentemente utilizzati.
I farmaci antidepressivi funzionano aumentando nel cervello i livelli di un gruppo di sostanze chimiche conosciute come neurotrasmettitori. Alcune di esse, come la serotonina e la noradrenalina, possono migliorare l’umore e lo stato emozionale delle persone.
Purtroppo anche questi farmaci possono causare diversi effetti indesiderati, che comunque spesso tendono a migliorare nel tempo.
Gli effetti collaterali più comuni degli antidepressivi triciclici possono includere bocca asciutta, vista sfocata, difficoltà ad andare in bagno, problemi urinari, sonnolenza, vertigini, aumento di peso, forte sudorazione di notte, problemi cardiaci, come evidenti palpitazioni o un battito cardiaco accelerato.
Gli effetti collaterali più frequenti degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e degli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina possono includere sensazione di agitazione, tremori, o stati d’ansia, indigestione e dolori allo stomaco, diarrea o difficoltà ad andare in bagno, perdita di appetito, vertigini, difficoltà a dormire o, al contrario, sonnolenza, mal di testa, calo del desiderio sessuale, difficoltà a raggiungere l’orgasmo e, negli uomini, difficoltà ad ottenere o mantenere un’erezione.
Inoltre questi ultimi farmaci possono causare la cosiddetta sindrome serotonergica, che consiste in una serie di effetti indesiderati poco comuni, ma potenzialmente gravi. Compare quando i livelli di serotinina diventano troppo alti all’interno del cervello. I sintomi della sindrome serotoninergica possono includere confusione, agitazione, contrazioni muscolari, sudorazione, tremori e diarrea. Inoltre, l’uso prolungato di antidepressivi può causare, soprattutto negli anziani, un calo sensibile del contenuto di sodio nel sangue, potenzialmente pericoloso, e un aumento del rischio di contrarre il diabete di tipo 2.

 

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