Abuso di lassativi: chiedi la soluzione al tuo farmacista

da Dr. Alberto Di Muria
Padula-La stipsi, definita nel linguaggio comune stitichezza, è un disturbo molto comune nei paesi occidentali: si stima che interessi il 25% della popolazione, colpendo in particolar modo le donne. Non tutti coloro che ne soffrono però si rivolgono alle cure di un medico, ma tendono ad affidarsi a soluzioni fai-da-te. Tra queste, la più comune è l’utilizzo di un lassativo. I lassativi comuni sono farmaci che possono essere acquistati senza prescrizione medica, il che potrebbe portare il paziente a supporre che siano prodotti tranquilli e a prestare poca attenzione alle loro controindicazioni. Il loro uso scorretto o abuso possono avere effetti indesiderati che, a seconda del tipo di lassativo utilizzato, possono diventare anche gravi.
I lassativi, infatti, non sono tutti uguali. Li possiamo distinguere in quattro classi principali sulla base del modo in cui funzionano. I lassativi considerati ‘più sicuri’ sono quelli definiti di volume, cioè quelli che quando assunti costituiscono una massa viscosa che aumenta il volume delle feci e la loro morbidezza, facilitando l’evacuazione. Anche per questa categoria la loro assunzione in eccesso causa una serie di disturbi che vanno dal meteorismo a ostruzioni intestinali. Quest’ultima si manifesta soprattutto in assenza di un apporto adeguato di acqua. A questa categoria appartengono numerose sostanze di natura vegetale come la crusca, le fibre di psyllium, l’agar ed i semi di lino
I farmaci più ‘usati ed abusati’ in virtù della velocità in cui l’effetto manifesta, ma che risultano essere i più pericolosi nell’uso cronico, sono i lassativi di contatto. Questi sono formulati con sostanze che irritano l’intestino, come i derivati antrachinonici, come la senna, aloe e frangola, ma anche la fenolftaleina e olio di ricino. L’irritazione delle mucose intestinali comporta un aumento delle contrazioni della parete, favorendo la progressione delle feci. Questi farmaci sono considerati pericolosi per la loro capacità di dare assuefazione. Infatti, nell’evacuazione normale si svuota solo una parte di colon, mentre con l’impiego di questi lassativi si svuota l’intero colon. A questo punto sono necessari più giorni affinché il colon possa di nuovo riempirsi e dare un nuovo stimolo, ed il tempo che intercorre alla successiva evacuazione viene interpretata dal soggetto come la ricomparsa di stipsi, portando ad una nuova assunzione del lassativo. Un uso continuato compromette le funzionalità della muscolatura del colon, con la muscolatura che diventa incapace di contrarsi fisiologicamente, non facendo altro che peggiorare il disturbo. Questi farmaci inoltre possono causare disidratazione con perdita di elettroliti come sodio e potassio, per cui possono verificarsi disfunzioni cardiache e neuromuscolari, specialmente in concomitata assunzione di diuretici o corticosteroidi.
Ci sono poi i lassativi emollienti, come la glicerina o l’olio di vaselina, definiti così perché mischiandosi alla massa fecale la lubrificano facilitando l’evacuazione. Questa categoria è utile nella somministrazione orale nei pazienti soggetti ad emorroidi e ragadi anali, ma va tenuto sotto controllo il loro utilizzo per la loro capacità di interferire con l’assorbimento della vitamina A, D, K e di minerali come il calcio ed il fosforo.

Infine, tra i lassativi utilizzati nella preparazione per gli esami endoscopici o interventi chirurgici, abbiamo quelli osmotici. Rientrano in questa categoria sostanze come il mannitolo, il lattulosio, l’idrossido di magnesio ed il macrogol.  Questi una volta raggiunti l’intestino tendono a richiamare acqua, dando alle feci una consistenza più liquida. Vengono impiegati a dosi molto elevate per un lavaggio totale dell’intestino. Assunti in eccesso possono causare problemi renali e squilibri elettrolitici, che nei casi più gravi può portare a disidratazione con comparsa di disfunzioni cardiache o neuromuscolari specialmente se si è in trattamento con corticosteroidi o glicosidi cardiaci.

In considerazione degli effetti collaterali importanti, con i lassativi è bene evitare il fai da te ed affidarsi ai consigli del farmacista per orientarsi all’assunzione di quello più adatto alla situazione, per ottenere la risoluzione del problema senza incorrere in ulteriori problematiche.

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