Anche il Genoa passa all’Arechi, granata sempre più ultimi SALERNITANA-GENOA 1-2

 

Di Luciano Di Gianni

 

Notte fonda per la Salernitana, che viene rimontata anche dal Genoa di Gilardino. Eppure gli uomini di Inzaghi erano partiti bene, come spesso accaduto nelle ultime settimane, senza riuscire tuttavia a portare in dote punti preziosi. Buoni gli esordi dei nuovi, Pierozzi schierato a destra nella difesa a quattro, e di Basic in mezzo al campo. Da rivedere Zanoli, entrato in un momento complicato della partita, e schierato a sinistra per necessità. Dopo nemmeno 90 secondi è Martegani a sbloccare il match, ben servito da Bradaric a centro area. Come da copione, nel corso del match gli uomini di Inzaghi hanno poi pagato a caro prezzo i soliti errori

 

individuali, la scarsa tenuta difensiva, e la sterilità delle punte. Al Genoa bastano poco più di dieci minuti per rimettere il match in parità con Retegui, lesto ad incunearsi tra le maglie della sbandata retroguardia granata, trafiggendo Ochoa con una sassata sul primo palo. I granata giocano una discreta prima frazione di gara, non riuscendo però a sfondare. Nella ripresa, l’ennesima ingenuità di Lovato -un tocco di braccio del tutto evitabile- regala il penalty ai grifoni, trasformato da Gudmunson al 58′. La reazione granata è tutta o quasi nella punizione di Candreva dal limite, un missile che si abbatte sulla traversa. Successivamente poco o nulla da segnalare, la squadra di Inzaghi non riesce a risultare pericolosa, complice anche la pochezza dei suoi attaccanti. Sconfitta che allontana la Salernitana dal gruppone delle altri pericolanti. Zona salvezza che si

 

allontana ora a sei punti. Salvezza difficile,  più per quanto visto in campo che per la distanza in classifica. È evidente che servono rinforzi, soprattutto in attacco e in difesa. Per quanto concerne il pacchetto arretrato, la società granata ad ore dovrebbe ufficializzare l’acquisto di Jerome Boateng, campione del mondo ex Bayern Monaco. In avanti, si intensificano i contatti con Mario Balotelli. Il direttore Sabatini avrà il suo bel da fare nelle prossime ore, nel tentativo di provare un’altra improbabile impresa, che ad oggi, appare finanche più complessa di quella realizzata due anni fa.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *