L’ASTRATTO ONIRICO E PROFONDO: I PAESAGGI DELL’ANIMA DI ELEONORA LO CONTE ALLE STANZE DELL’ARTE

 

 

da Olga Marciano

Eleonora Lo Conte

Variano gli stili, le tecniche e le tematiche rappresentati all’interno delle singole stanze di Palazzo Fruscione, rassegna artistica che espone in contemporanea quindici personali di altrettanti artisti e che si terrà dal 9 al 18 febbraio 2024

Colori ad olio stesi con le dita e con i pennelli, tonalità scure che a poco a poco si illuminano, caratterizzano i paesaggi dell’anima di Eleonora Lo Conte, peculiari della sua arte. Possono essere considerate delle vere tele emozionali, dipinti trasfigurati che diventano visioni della psiche umana.

Quadri onirici e profondi che avremo la possibilità di ammirare all’interno degli spazi di Palazzo Fruscione con la personale dal titolo “In Divenire”, nell’ambito della rassegna “Le Stanze dell’Arte” a cura di Olga Marciano.

Dopo il debutto nel 2016 a Mirabella Eclano (AV) con la personale “Nel Confuso Splendore”, la pittrice irpina torna nel 2018 a Montoro (SA) con la personale “Stati in Luogo” inserita nel quinto ciclo della rassegna “Montoro Contemporanea” e nel 2019 ad Agropoli (SA) con la personale “Ultimi Orizzonti”. Seguono una serie di partecipazioni a mostre nazionali e internazionali, fino al 2021 quando riceve il primo premio nella sezione pittura astratta della IV Biennale di Salerno.

Sembrano avvolti dal silenzio e coperti da un leggero velo di foschia i quadri di questa artista di Ariano Irpino (AV), da sempre appassionata di pittura, laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione. Il suo è un talento che non conosce accademia, si esprime infatti da autodidatta. A folgorarla è stato l’incontro con un’altra artista di valore – Eliana Petrizzi – che l’ha guidata attraverso la scoperta della tecnica ad olio. L’ispirazione viene invece da quello che la circonda, le lande irpine che osserva e imprime su tela, oltre al percorso umano, quello interiore, fatto appunto di attimi d’ombra ed incredibili squarci di luce. Non resta che concentrare lo sguardo su questa arte che riesce ad essere insieme materiale ed immateriale.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *