Le Camere Penali Italiane hanno proclamato l’astensione dalle udienze penali e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 7-8 e 9 febbraio 2024.

da Pietro Cusati (Giurista- Giornalista)

 

 

 

 

 

 

 

 

Le Camere Penali Italiane hanno proclamato l’astensione dalle udienze penali e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 7- 8 e 9 febbraio 2024.L’Unione della Camere Penali Italiane  preso atto che  il  pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela una matrice securitaria, sostanzialmente populista e profondamente illiberale caratterizzata da un irragionevole rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi e ai danni dei soggetti più deboli, distinguendosi per l’introduzione di un’iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione dei principi di eguaglianza e proporzionalità.L’Unione delle Camere Penali Italiane aveva fornito il proprio contributo per la redazione delle disposizioni integrative e correttive della Riforma Cartabia e che nonostante la premessa alla relazione illustrativa contenga la formula (di stile) secondo la quale “nell’elaborazione dei correttivi si è tenuto conto dei contributi provenienti dall’accademia, dall’avvocatura e dalla magistratura”, in concreto nessuna delle puntuali proposte di modificazione suggerite è stata recepita. Secondo i penalisti Italiani perdura la pretesa di affidare al sistema penale e alla carcerazione la soluzione di ogni situazione di conflitto sociale, ha come conseguenza quella di avere il carcere come unico destino dell’intero sistema penale, nonostante il drammatico fenomeno dei suicidi in carcere, nella totale assenza, da parte del Governo, di iniziative volte alla decompressione ed alla salvaguardia della dignità dei detenuti. Inoltre, la mancata soppressione dei limiti interposti all’appello dei difensori, oggetto di una reiterata richiesta di intervento al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, è rimasta lettera morta nonostante gli incontri tenutosi abbiano visto la sostanziale condivisione circa la opportunità di rimuovere i limiti all’appello che ledono la dignità del difensore e ne restringono le facoltà proprie, nuocendo gravemente ai soggetti più deboli che usufruiscono dell’istituto della difesa d’ufficio. Pur prendendo atto di importanti segnali di attenzione del Governo verso alcuni di quelli che sono da sempre gli obiettivi propugnati dall’Unione delle Camere Penali, in assenza di risposte positive in ordine alla soppressione di norme inique che comprimono inammissibilmente il potere di impugnazione del difensore, prerogativa fondamentale dello stesso inviolabile diritto di difesa, e di misure tecniche immediate per rimediare all’ingravescente fenomeno del sovraffollamento carcerario e al terribile fenomeno dei sucidi, i penalisti italiani devono porre in essere ogni iniziativa politica a presidio dei principi costituzionali e convenzionali per ristabilire la centralità del diritto di difesa, che si articola anche e soprattutto nel potere di impugnare, e della finalità rieducativa delle pene che escluda il carcere quale luogo di esercizio di tale finalità. L’Unione delibera l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 7, 8, 9 febbraio 2024 e invita le Camere Penali territoriali ad organizzare, per i giorni 7 e 8 febbraio 2024, iniziative di informazione e di discussione sulle ragioni della protesta, convocandole all’Inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani che si terrà in Roma i giorni 9 e 10 febbraio 2024.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *