Volti noti del Vallo di Diano e del Cilento

 

da Nicola Femminella

(docente – scrittore – storico e giornalista)

 

Daniela Ferolla

Lo confesso. Provo una emozione profonda ogni volta che appaiono sullo schermo televisivo le giornaliste di casa nostra Antonia Cartolano e Daniela Ferolla. E sul mio viso, puntualmente, un sorriso di amorevolezza. La prima conduce su Skai Buongiorno un programma impegnativo e faticoso perché dal lunedì al venerdì la giornalista rimane in onda per tre ore, senza alcuna pausa, se non quella dei servizi e degli interventi esterni dei giornalisti corrispondenti o delle persone intervistate. La seconda, conduce UnoMattina una trasmissione di rilievo, da trenta anni inamovibile e ben fissata nel palinsesto della RAI, che ha una tradizione acquisita negli anni con un alto indice di ascolto.

Entrambe le nostre conterranee svolgono il proprio ruolo con una professionalità che poggia su fondamenta sicure, costruite con una incessante applicazione, per la quale credo non abbiano ricevuto sconto alcuno. Con il solo deliberato assunto nell’età delle scelte e del cammino da intraprendere per il proprio futuro. Senza alcuna indecisione nell’inseguire il sogno e la direzione da prendere, ma decise a tagliare con le unghie il filo sul traguardo. Ne sono convinto, poiché nell’ambiente nel quale si sono affermate, la competizione vige e impone le sue dinamiche e meccanismi spesso roventi. Il ruolo che hanno acquisito e le conduzioni di programmi televisivi di prestigio che oggi ne esaltano le capacità, sono la giusta ricompensa per l’impegno profuso e la determinazione mai messa da parte, di certo costellata di sacrifici disseminati lungo il tratto percorso, che le ha condotte al confronto quotidiano con milioni di telespettatori. La cosiddetta gavetta l’hanno fatta entrambe senza lesinare risparmi o cercare scorciatoie favorevoli. L’impegno posto in essere e le esperienze condotte risaltano evidenti nella resa che ogni giorno raccolgono per le loro aziende, dato che non compaiono momenti critici nel bacino delle loro prestazioni né hanno subìto critiche paralizzanti. Si nota che hanno iniziato da giovanissime la scalata verso l’obiettivo che oggi appare chiaramente raggiunto. Infatti, ricordo quando, studentessa liceale a Sala Consilina, Antonia Cartolano appariva su una TV locale e porgeva notizie e interviste al proprio pubblico. Il piglio denotava concentrazione massima sul piano di lavoro, la dizione risultava ben impostata e abbastanza immune da imperfezioni o titubanze, i gesti contenuti e del tutto consoni agli atti comunicativi: già apparivano chiare l’attitudine e la vocazione a intraprendere una strada più ampia verso traguardi luminosi e impegnativi.  Il tutto mostrava che la carriera di giornalista di valore era alla sua portata. Ricordo anche che la incontrai qualche giorno prima che sostenesse la prova come stagista presso SKY. Appariva timorosa con la giusta dose. Le rivolsi gli auguri e le regalai un libro, se ricordo bene, che trattava la materia per la quale si era candidata e che ritenni opportuno nelle sue mani, piuttosto che nelle mie.  Fu di buono augurio, anche se sono convinto che il risultato lo avrebbe raggiunto solo per suo merito.

Fu accolta nella famiglia SKY e anche lei intraprese la via dell’emigrazione. Un’altra giovane, dotata di talento, lasciò le nostre Terre verso lidi che l’hanno portata in quei Paesi dove i giornalisti non vanno, se temono il pericolo e se non accettano il rischio.

Ha conseguito la laurea in Scienze della comunicazione all’Università degli studi di Salerno, proseguendo gli studi a Milano, all’Università Cattolica, con una specializzazione in giornalismo; nella prestigiosa Università è tornata anche come docente. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi. Ne elenco alcuni: Menzione speciale Premio Ilaria Alpi 2001, Premio internazionale Gino Votano 2011, Premio Alghero,  Premio internazionale Vitaliano Brancati.

Nel passato ho seguito i suoi servizi da inviata nelle zone calde anche se con qualche trepidazione: Afghanistan, Kosovo, Libano, Iraq, quando in questi Paesi era alta la tensione e frequente la presenza di pericoli assai minacciosi. Dopo essere stata nominata vicecaporedattrice da Giuseppe De Bellis, le sono stati affidati molti ambiti giornalistici come quello angustiato dal Covid, per ricordarne uno. Nel 2010 ha scritto con Paola Vinciguerra Gli attacchi di panico. E di recente, nonostante i gravosi impegni, ha dato alla stampa il libro dal titolo LEADHERS, apprezzato dal pubblico, nel quale ha riportato storie di donne capaci di ispirare azioni coraggiose e virtuose e di perseguire la parità di genere nel modo giusto, con l’azione e la perseveranza dispiegata in ogni attimo della loro vita. Il tema, sono certo, interessa particolarmente Tonia Cartolano, donna e scrittrice, la cui carriera sicuramente si arricchirà di ulteriori ed encomiabili traguardi.

Daniela Ferolla la prima volta è entrata col botto nel mondo fantasmagorico della TV. A diciassette anni, nel 2001, è incoronata Miss Italia, una delle poche ragazze minorenni a meritare un titolo tanto agognato da tutto l’universo femminile. Fu un trionfo meritato a detta dei giornalisti accreditati alla manifestazione, che seguivano da anni l’avvenimento e anche le avversarie ne riconobbero la bellezza e il merito. A farle da madrina l’attrice più amata dagli Italiani: Sophia Loren. Un onore eclatante non toccato alle ragazze vincitrici che l’avevano preceduta sul gradino più alto del prestigioso titolo che ogni anno si assegna nel nostro Paese, con gli stessi rumors che segnano la celebrazione del festival di Sanremo. Nella circostanza vinse anche i titoli di Miss Chi indetto dal settimanale Mondadori e di Miss Web. Ricordo bene la gioia che provarono le mie colleghe, quando all’epoca tenevo corsi di aggiornamento nelle scuole di Vallo della Lucania e dei paesi viciniori. Infatti, nella città cilentana si era già fatta notare e apprezzare, oltre che per la sua bellezza, per le sue doti di ragazza ben educata, socievole e inappuntabile nel comportamento con le coetanee, i docenti e tutta la comunità vallese.

Tonia Cartolano

Subito l’iscrizione alla facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università Cattolica di Milano (anche lei come Antonia con la valigia verso Milano… lontana dal Cilento che non consente…la fuga dei talenti…lo spopolamento delle nostre aree…) e all’Ordine dei Giornalisti, senza farsi attrarre dalle offerte che di sicuro le pervennero da altri settori della società civile. Si trasferì a Roma, dove si registrano le prime apparizioni in televisione e dove affronta esperienze varie in un ambiente dove muove i primi passi, nuovi per lei e senza certezze assicurate. Nel 2005 il programma Music e Movies su Italia Teen Television. L’anno dopo le partecipazioni a sceneggiati televisivi Orgoglio e Don Matteo. Nel 2010 su Rai 5 Dentro la Moda. Nello stesso anno compare come modella in un video clip del cantante Zucchero. Sulla stessa rete, l’anno dopo la conduzione di Tour Moda. E, ancora, in affiancamento a Fabrizio Frizzi nel concorso in Rai di Miss Italia 2011. E altri esami affrontati con risorse sempre più evidenti, dettate dal suo talento. Incominciavano a manifestarsi con chiarezza, e senza aloni, qualità e bravura. Entrava negli studi luccicanti, quelli assai valevoli: inviata a Uno Mattina e a La Vita in diretta; con Massimo Giletti a presentare Una voce per Padre PIO, prima di spiccare il volo con la conduzione del programma Linea Verde. Mai presa di mira da coloro che, intransigenti, seguono e analizzano i programmi di mamma Rai con la lente d’ingrandimento. Da settembre 2023 il grande salto negli studi di UnoMattina: il programma che la consacra come uno dei volti più seguiti e amati dal pubblico televisivo.

Ne ho tessuto le carriere e le virtù, perché sento di poter affermare che Antonia e Daniela, insieme con tanti altri nostri giovani, sono un esempio fulgido per coloro che hanno davanti a sé il cammino della vita. Le loro storie devono irrompere nelle nostre scuole e gli studenti ne devono discutere, magari insieme a loro, visto che Antonia e Daniela non si sottraggono agli incontri, quando vengono invitate. Entrambe non hanno mai smarrito la vicinanza con la Terra natia né hanno mai trascurato il richiamo dei loro conterranei.

 

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