P.S.I.: allora il problema c’è

 

Aldo Bianchini

SALERNO (04.03.24) – Il 29 dicembre 2023 in merito al Partito Socialista Italiano (PSI) ho scritto, a conclusione di una lunga serie di avvenimenti locali e nazionali, un articolo dal titolo: “P.S.I.: un problema c’è  ?”.

A distanza di poco più di due mesi sono costretto a riproporre la domanda ai vertici nazionali e locali del PSI con un nuovo articolo e con un titolo leggermente diverso, passando dal condizionale al presente: “P.S.I.: allora il problema c’è”.

In questi ultimi giorni sto seguendo con un certa attenzione il dibattito all’interno, e non solo, del PSE (Partito Socialista Europeo) in vista delle imminenti consultazioni elettorali continentali; un dibattito nato dinanzi al monumento romano dedicato alla memoria di Giacomo Matteotti (il deputato antifascista rapito e ucciso dalle camicie nere di cui ricorre il centenario della morte); una iniziativa opportunamente organizzata, credo, dal PSI e dal suo segretario nazionale avv. Vincenzo Maraio (salernitano doc) che, comunque, era visibilmente presente davanti al monumento (come dimostra la foto) insieme alla Schlein ed altri leader europei del variegato pianeta socialista. Quel momento di commemorazione è stato il primo atto di una grossa riflessione sul ruolo che il PSE dovrà avere dopo le elezioni europee; un dibattito che ha trovato degna sede nella famosa “La Nuvola” progettata dallo “Studio Fuksas”.

Gli avvenimenti sono stati seguiti, per il quotidiano Il Mattino, dal giornalista Andrea Bulleri che nei suoi reportage ha avuto la grande capacità professionale di ignorare completamente il PSI ed il suo segretario nazionale Maraio, quasi come se lo stesso non fosse stato presente neppure alla commemorazione di Matteotti. Un fatto incredibile quanto increscioso che da l’esatta misura di quanto poco venga considerato il PSI ed i suoi esponenti nell’ambito del contesto internazionale che, per dirla tutta, la Schlein sta da pochissimo incominciando a scalare. Capisco che, forse, il segretario del PSI non ha ancora una visibilità internazionale, ma sottacere la sua presenza dinanzi al monumento di Matteotti mi è sembrato davvero di cattivissimo gusto; significa far continuare questo strano e vomitevole ostracismo del predetto Maraio. Ed il giornalista de Il Mattino ha dimostrato un’assoluta negligenza in materia (per non dire altro !!) perché forse rimasto ancorato al ricordo dell’immagine di quelle vecchie cariatidi che tanto hanno concorso per la distruzione del glorioso PSI

Occorre, quindi, un rapido e provvidenziale, se non addirittura riparatore, aggiornamento delle conoscenze storico-politiche; nei suoi articoli, difatti, il Bulleri ha nominato tutti e di più ma ha evitato accuratamente di citare sia il PSI che il segretario Maraio: Sanchez – Gentiloni – Schlein – Gualtieri – Schmit – Le Pen – Meloni – Scholz – Frederiksen – Ciolacu – Mattarella – Ursula – Zemmour – Orban – D’Amico – Lofven – FS – PIS e Vox; questi i nomi sbandierati più e più volte, ma assolutamente niente per il PSI e per Maraio.

Mi chiedo: “Allora esiste per davvero il problema PSI ?”; nell’attesa di una molto improbabile risposta ufficiale chiudo affermando che non intendo per ora lasciare in pace il PSI come qualche mese fa mi suggeriva l’ex ministro Carmelo Conte.

 

 

One thought on “P.S.I.: allora il problema c’è

  1. ione.
    A proposito di PSI o presunto tale. A giugno si consumerà il degrado definitivo di San Pietro al Tanagro. Un personaggio ultradiscutibile come Enrico Zambrotti si farà eleggere sindaco attraverso le sue solite metodiche di prebende e clientele. Senza peraltro avere avversari! Ma la responsabilità principale è’ da addebitare alla comunità locale.Possibile che non vi sia nessuno animato dalla minima coscienza civile che impedisca questo scempio ? Chiunque abbia un leggero moto d’orgoglio o un sussulto di dignità dovrebbe impedire un sopruso del genere! Povero paese condannato alla dannato memoriae perpetua!

    Quanto di piu antistorico ed oltraggioso che ci possa essere ! Afflitto da delirio di onnipotenza e brama di potere pensa di essere immortale rimanendo avvinghiato alla poltrona

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