TRUMP: la “sua” America

Aldo Bianchini


WEST PALM BEACH (USA)
– La foto scattata direttamente da me inquadra una tipica casa americana nello stato della Florida, fatta ovviamente di legno e situata in un vasto terreno, tenuto a giardino sempre verde con piscina sul retro, ad indicare un modo di vivere completamente diverso dal nostro.

In questo angolo di West Palm Beach si vive nell’assoluta ed impenetrabile tranquillità; case distanti l’una dall’altra con residenti che pur conoscendosi pochissimo tra loro non fanno mancare l’opportuna solidarietà a chi dovesse, per qualsiasi ragione, trovarsi in difficoltà. Ci si saluta a vista e senza troppe fasulle smancerie. Insomma un Pese completamente diverso dal nostro, in cui puoi tranquillamente acquistare (se cittadino) le armi che vuoi, ma se sgarri anche di poco rischi di pagarla troppo severamente.

Gli Stati Uniti sono una nazione che, a salvaguardia della sua democrazia, ha delle regole e dei paletti ben definiti; qui non si scherza e se da noi i ragazzi-studenti universitari con il giglio in mano e con le mani alzate possono anche entrare della Cappella Sistina durante il Conclave, qui in America il discorso è completamente diverso.

Le Forze dell’Ordine sono praticamente sacre e vige il concetto ferreo della loro inviolabilità fisica; sicuramente anche qui accadono i fattacci e ci sono le distorsioni che viste come eccezioni confermano la regola; nella nostra bella Italia, invece, è completamente diverso e le cose da ritenere eccezioni non confermano mai la regola, forse perché in definitiva le regole che ci siamo dati vengono violate da tutti.

Ma l’America, o almeno questa parte degli USA in cui soggiorno per alcuni mesi all’anno, all’ombra delle regole ferree si respira, comunque, un promettente veno di libertà di pensiero.

Questo consente a semplici cittadini di esporre dinanzi alle proprie case le bandiere della propria libertà come concetto basilare della convivenza civile.

E se osservate bene la foto potrete vedere che dinanzi a questa casa di West Palm Beach troneggiano addirittura due striscioni inneggianti a Trump Presidente per le elezioni del novembre 2024. E in giro di questi striscioni se ne vedono davvero tantissimi, è quasi un dilagare nel segno che il cittadino medio americano non ha problemi di esprimere pubblicamente il proprio pensiero politico; cosa che da noi rimane ancora sepolta nel fasullo concetto delle segretezza dell’urna elettorale. E che dire delle magliette t-shirt che vengono vendute a decine di migliaia nei negozi e nei grandi centri commerciali con Trump sempre in nettissimo vantaggio rispetto a Biden.

Certo, sono in vendita anche le magliette che ritraggono Biden ma in giro se ne vedono veramente poche al contrario di quelle di Trump che a distanza di otto mesi dalle elezioni già dilagano nella cosiddetta “pancia dell’America”.

Se è meglio o peggio ciò che accade in America non lo so, come non so nemmeno se questi vessilli esposti al vento e queste magliette abbiano o meno la capacità di influire sul voto popolare; ricordo di aver osservato questo fenomeno già nel 2016 con migliaia di bandire per Trump e niente per la Clinton, nel 2020 il fenomeno per Trump era in netto calo e Biden vinse; oggi quel fenomeno è tronato a rifiorire e soltanto il primo martedì del prossimo novembre ci dirà la verità.

E che Trump vinca o perda state certi che le bandiere continueranno a sventolare e garrire al vento della Florida come di altri Stati.

 

 

One thought on “TRUMP: la “sua” America

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *