da Dr. Alberto Di Muria

Padula-Per garantire la sicurezza dei pazienti che si sottopongono agli esami di risonanza magnetica l’ISMRM (International Society for Magnetic Resonance in Medicine) ha messo a punto  linee guida per l’impiego dei liquidi di contrasto. In particolare è stato deciso di non somministrare soluzioni di contrasto a base di gadolinio se non sono necessarie per l’esame.
Il gadolinio è un metallo pesante che interagisce con il campo magnetico della risonanza. Di conseguenza nelle immagini è facile visionare le zone dove la sostanza è presente e dove no. Anche se il suo uso è fondamentale per effettuare determinate diagnosi, per ridurne la tossicità bisogna impiegare il gadolinio legato ai chelati, cioè a strutture complesse che ne facilitano l’eliminazione attraverso il fegato o i reni. Proprio per questo motivo sono previsti esami di funzionalità renale prima di sottoporsi alla risonanza magnetica. Fino a poco tempo fa si riteneva che la ritenzione di gadolinio portasse come unico effetto negativo alla fibrosi sistemica nel caso in cui il paziente fosse affetto da insufficienza renale. Invece si è scoperto recentemente che parte del mezzo di contrasto si deposita nei tessuti cerebrali. Quindi non tutti i residui vengono eliminati, ma rimangono nei nuclei dentati del cervelletto e nei nuclei della base.
I rischi per la salute del paziente sono legati all’effetto cumulativo causato da numerose somministrazioni nel corso del tempo e riguardano soprattutto le soluzioni lineari. Anche se non è stato accertato un legame tra l’accumulo di gadolinio nell’organismo e l’insorgenza di disturbi degenerativi del sistema nervoso centrale, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’EMA ha deciso di sospendere le autorizzazioni per commercializzare quattro mezzi di contrasto.
Si tratta di un’azione preventiva per contrastare un eventuale e ipotetico danno alla salute dei pazienti. Così gli specialisti dovranno valutare volta per volta se l’impiego di mezzi di contrasto a base di gadolinio sia necessario in una determinata situazione, tenendo conto del rischio di accumulo e dei benefici per il soggetto.