RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE: SI PUÒ FARE E SI FARÀ!

da Uff. Stampa
Il nostro obiettivo è dare risposte concrete ai cittadini di Baronissi: servizi migliori e
Riduzione della pressione fiscale, soprattutto per le fasce deboli.
Lo faremo con responsabilità, senza compromettere gli equilibri di bilancio, misurando ogni euro in gestione dell’Ente comunale.
Abbiamo esaminato attentamente i conti. Siamo reduci da un’esperienza amministrativa che ci ha messo in condizione di ben conoscere lo stato della città, del suo bilancio, della condizione dei cittadini.

Quando affermiamo che si può fare una riduzione dell’addizionale IRPEF di un punto percentuale e quantifichiamo l’importo relativo, lo facciamo perché conosciamo la differenza tra avanzo di amministrazione e avanzo di gestione. Qualcuno confonde, ma sono due cose diverse tra loro.
L’esercizio 2023 del Comune di Baronissi ha evidenziato un avanzo di gestione che per noi è strutturale, si ripeterà cioè negli anni. Non è un beneficio una tantum. È un evidente esubero delle entrate rispetto ai costi di gestione. Si tratta, quindi, senza compromettere gli equilibri e senza fare altre spese inutili, di ridurre la pressione fiscale su una addizionale IRPEF che noi giudichiamo attualmente troppo alta.

Il Regolamento Tari del Comune di Baronissi già prevede esenzioni e agevolazioni, alla cui copertura si provvede con entrate diverse dalle tariffe Tari. Quindi evidentemente si può fare, spieghiamolo ai cittadini. E diciamolo anche ai sapienti critici che fanno da suggeritori alla nostra avversaria.
Il nostro intento, sempre nella compatibilità di bilancio, è ampliare l’area di agevolazione in direzione dei non abbienti, applicando il quoziente familiare.
Anche questo: si può e si deve fare!
Resterà ovviamente ferma la copertura dei costi del servizio con l’entrata TARI.
Il fondo relativo sarà coperto con l’esubero delle entrate strutturali di bilancio di cui si è detto e con risparmi di spesa. Lavoreremo, anche, per introdurre innovazioni tecnologiche circa le modalità di raccolta e così migliorare qualità e quantità di raccolta differenziata, con vantaggi per l’ambiente e riduzione dei costi del ciclo, che una volta quantificati, destineremo alla riduzione TARI in favore dei cittadini individuati tra i più virtuosi.
In tale quadro, si innesta la nostra proposta di un passaggio dalla TARI alla TARIP (Tassa Rifiuti Puntuale) che, a regime e per la parte variabile del tributo, si pagherà in maniera equa, in proporzione al numero di conferimenti di determinate tipologie di rifiuti (con importanti vantaggi per i cittadini più attenti a differenziare).

Prestito flessibile: vi sono due fasi. La prima di preammortamento, nella quale si operano vari prelievi connessi all’andamento dei lavori, crescenti fino al completamento dell’opera pubblica.
In questa fase che dura solo due anni si pagano gli interessi sulle somme effettivamente riscosse.
Dal terzo anno si pagano interessi e quota capitale sulla sola somma effettivamente utilizzata del prestito e non sull’importo originario del finanziamento, il quale per effetto dei ribassi d’asta è sicuramente inferiore all’importo del finanziamento richiesto.
È questo, secondo noi, un modo virtuoso di amministrare risorse e costa di meno nel computo globale della spesa, anche a voler considerare il differimento dell’ammortamento della quota capitale.
Si tratta di gestione ottimale della liquidità, certamente come è stato detto, ma evidentemente anche risparmio di oneri.
Per concludere: accettiamo suggerimenti e critiche, se fondate ovviamente. Lo diciamo ai cittadini: il nostro compito è risolvere i problemi della città e dire come farlo, non ricercare ostacoli.
Ribadiamo il concetto: siamo sempre pronti a un confronto pubblico con gli altri candidati su tutti i temi che riguardano la città e per il suo bene esclusivo.
Qui il piatto piange: siamo ancora in attesa di risposta!

 

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