ALIBERTI: Scafati è con lui ?

 

 

Aldo Bianchini

 

SCAFATI – Alla fine di ogni giostra politica bisognerebbe sempre chiedersi il popolo, cioè l’elettore, con chi sta. Insomma sarebbe sempre giusto e democratico rispettare innanzitutto le scelte che l’elettore fa nel segreto delle urne per poi, in quello spazio che esiste tra maggioranza e minoranza, combattere per affermare le proprie idee fino a darsi battaglia, purchè il tutto avvenga in maniera democratica, pulita e lecita.

Questi, secondo me, dovrebbero essere gli ingredienti di una sana e corretta democrazia che è sempre e comunque dialogo e rispetto reciproco.

Tutto questo non avviene da nessuna parte, o quasi; in special modo a Scafati dove da alcuni anni tutti questi principi sono stati completamente dimenticati e dove la battaglia politica è scaduta malamente e vergognosamente in battaglia personale.

Prova ne è il messaggio che un cittadino scafatese, tale Silverio Formisano, ha postato in calce al mio ultimo articolo del 24 febbraio u.s. (“Scafati, i contestatori seriali e un modello politico da sopprimere”) il seguente messaggio:

 

  • ALLA FINE IL POPOLO HA SEMPRE RAGIONE, PUNTO PRIMO, NOI SAPPIAMO DI AVERE UN SINDACO DOTT. PASQUALE ALIBERTI, CHE E CONSIDERATO IL MIGLIORE SINDACO DELLA STORIA DI SCAFATI, E CONSIDERATO TRA I MIGLIORI SINDACI D’ITALIA , QUINDI SE ANDIAMO A VOTARE DI NUOVO, IL POPOLO SCAFATESE VOTERÀ DI NUOVO IL SINDACO DOTT.PASQUALE ALIBERTI, NON ESISTE ATTUALMENTE UNA FIGURA CHE POTREBBE SOSTITUIRE IL SINDACO ALIBERTI, QUESTO PER CAPACITÀ, PER CONOSCENZA, PER PASSIONE, E AMORE DELLA PROPRIA TERRA,PER OPERATIVITÀ, TUTTI GLI ALTRI FANNO SOLO PALCOSCENICO,QUESTO È IL MIO PENSIERO.

 

Un pensiero assolutamente da rispettare anche da parte di chi non la pensa come Formisano, e sono in tanti.

Ma il problema non è neanche di rispetto del pensiero altrui, nel caso di Scafati c’è dell’altro, tanto altro, che come un’ombra negativa si ripercuote a cascata su un personaggio, Pasquale Aljberti, che sarà pure duro nei rapporti con gli altri ma che ha dalla sua una qualità indiscutibile: la lealtà.

Una lealtà che viene da lontano, fin dai tempi dell’università dove ha vissuto da primo attore in una pletora di quaquaraquà che pensava di aver lasciato definitivamente in quelle aule e che, invece, se li è ritrovati nella vita quotidiana e politica di questi ultimi anni.

La risposta alla domanda nel titolo “Scafati è con lui ?”, in generale, non è assolutamente facile anche perché sondare l’umore del popolo-elettore è materia molto complicata; di sicuro a Scafati Pasquale Aliberti ha un  vantaggio su tutti perché è amato dalla maggioranza degli scafatesi, come dice Formisano nel suo post.

 

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