Aldo Bianchini
SALERNO / ROMA – E due giornalisti, volenterosi e coraggiosi, presero di buon mattino il treno per Roma (non per Yuma) e senza intoppi giunsero a destinazione: palazzo San Macuto dove ha sede la Commissione Parlamentare Antimafia.
Dovevano essere ascoltati, e lo sono stati, dai componenti il Comitato d’inchiesta, voluto dal sen. Antonio Iannone (FdI) e dall’on. Giuseppe Bicchielli (detto Pino), per cercare di far luce, anche attraverso le audizioni di giornalisti impegnati nella cronaca, sul complesso Sistema Cilento e, soprattutto, sull’orrendo delitto Vassallo.
I due giornalisti, dunque, giungono a Palazzo San Macuto e scoprono, loro malgrado, che tra i componenti il Comitato (il comitato è composto dai seguenti membri: On. Stefania Ascari (M5S), Sen. Gianluca Cantalamessa (Lega), sen. Antonio Iannone (FdI), Sen. Dafne Musolino (Italia Viva), On. Giuseppe Castiglione (FI), Sen. Valeria Valente (PD)) mancano proprio i due, forse, più importanti, cioè l’on. Stefania Ascari e la sen. Valeria Valente. A questo punto facile supporre che il Comitato si è già spaccato, come spesso accade in questi casi, oppure che cause di forza maggiore hanno impedito alle due componenti la presenza in aula; mancando, purtroppo, ad un appuntamento importantissimo per l’azione di ricerca della verità l’on. Bicchielli e il sen. Iannone (entrambi di cdx) stanno da tempo conducendo con caparbietà.
Peppe Rinaldi e Arturo Calabrese, i due giornalisti di leCronache.it, rilasciano la loro deposizione che viene subito secretata.
A commento della spedizione leCronache.it scrive quello che in sintesi ho testè riportato, evidenziando l’eventuale scontro politico tra i componenti del Comitato; apriti cielo, subito risponde l’on. Stefania Ascari (la nota potete leggerla su leCronache.it del 21 marzo 2025) che il giornale avrebbe potuto anche chiederle il motivo dell’assenza e che lei avrebbe spiegato, come spiega, che per colpa del ritardo del treno che la doveva portare a Roma le era stato impossibile essere presente ad un’udizione che lei stessa aveva fortemente caldeggiato.
Nessuna precisazione da parte della sen. Valeria Valente.
E’ vero, i treni purtroppo non funzionano (contrariamente a quello per Yuma); i due giornalisti sono stati fortunati innanzitutto a raggiungere la stazione Termini di Roma, poi per essere arrivati a Palazzo San Macuto e, infine, di essere riusciti tra le mille difficoltà burocratiche di accesso a farsi trovare in aula prima dell’arrivo dell’azzoppato Comitato.
Andrà meglio la prossima volta.